Il Daesh è il nome dei barbari del 2.000 d.C.; ci ha dato il Bataclan devastato, ieri riaperto a Parigi ad un anno dagli ammazzamenti che a noi hanno tolto il sorriso di Valeria Soresin, sembra in ritirata nel Vicino Oriente, ma riassume bene l’intreccio di affari+ politica che devasta il mondo, da Kim ad Erdogan.
Donald Trump ha incontrato il presidente uscente ed ha detto che è un buon uomo. Juncker ha riassunto: Con Trump perdiamo tempo, è lontano da noi.
Mi pare assiomatico: l’Europa perdeva tempo con Obama e perderà più tempo con Trump, che, invece, stringerà amicizia più stretta con Putin e, magari, con la Cina, ma non con Juncker.
Non so se il passaggio degli States dalle torri gemelle all’unica torre sia segno di un aumento della barbarie mondiale. Non dico questo semplicemente perché lo temo; a me il futuro è ignoto, attenti! La storia non è altro che un rimescolìo di fatti che continuano ad accadere variati di poco.
Oggi, possiamo godere il fatto che zio Paperone abbia deciso di andar a comandare senza intermediari, facendo in ritardo ciò che il capo dei servizi segreti russi Putin decise, e confidare nel buon senso dei giocatori a poker sul mondo.
C’è meno ipocrisia in tutto questo.
Possiamo rattristarci del fatto che l’Europa continui ad esser guidata da ipocriti, che adesso ci raccontano che le cose ritardano per colpa di Trump.
Teniamoci la nostra torre di Strasburgo e raccontiamoci altre storie.