L’esposizione Italia Metafica, realizzata in collaborazione con il Comune di Perugia, è visibile ancora per pochi giorni, fino al 20 novembre. L’itinerario si compone di 66 immagini scattate dalla Valle d’Aosta alla Sicilia con la leggendaria Deardorff, una macchina a soffietto dalla quale si ottengono negativi in bianco e nero di grande formato, e stampate personalmente dall’autore in camera oscura. Una modalità fotografica lenta e meditativa per capire un mondo in rapida trasformazione e per produrre immagini che ispirino uno sguardo lungo e approfondito.
In “Italia Metafisica”, i paesaggi colpiscono per la loro intensità, lontana dalle insidie del pittoresco. Lo spettatore è invitato a guardare la realtà con occhi diversi, a meditare sul suo rapporto con l’ambiente che lo circonda, ad andare oltre le apparenze per dare un significato più profondo e autentico a quello che vede.
“I miei maestri mi hanno insegnato a puntare l’obiettivo dove l’anima ti ispira – spiega Tatge – e per me la fotografia è diventata ricerca interiore, di una bellezza segreta, a volte oscura. Sono felice di farmi trascinare dal caso, dall’ombra”.
George Tatge conosce Terni dagli anni fine ’70 quando abitava con la moglie nella vicina Todi e ha lavorato in passato sulla città realizzando Terni, volume fotografico in cui elabora una rappresentazione originale, fuori dai soliti schemi del capoluogo e del suo territorio.
“Italia Metafisica” è stata inaugurata a Firenze nel 2015, il catalogo (edito da Contrasto) ha vinto il premio IPA della Lucie Foundation di New York e il Premio Ernest Hemingway 2016 di Lignano Sabbiadoro.
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