ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 28 Novembre 2016 00:00

Am-uz, ‘che venga- la fine’ in zumero

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Visione di Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme.  Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti. 


Verranno molti popoli e diranno: "Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. 
Egli sarà giudice fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell'arte della guerra. 
Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore. 




Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 13,11-14. 
Fratelli, è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. 
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. 
Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri. 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 24,37-44. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 
Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, 
e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. 
Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. 
Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata. 
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 
Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 
Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà. »    


-Rivestitevi del Signore –am.En, ‘che venga il Signore’- Gesù Cristo- ci esorta san Paolo, -il Figlio dell’uomo verrà- senza avvisare, ci dice Gesù.

Dio padre ha il massimo della visione ironica, come dice papa Francesco. La prima domenica di Avvento inizia con una visione di Isaia, figlio di Amoz.

In zumero il ebr. am.uz significa ‘che vengaam la fineuz’;

is.aia ‘vita(morte) (di) aia, sposa di Shamash (il sole) –dunque la Luna-, Nin-gal, Ehili(kalamma) ‘cuoree della gioiahili del paesekamma[1].

Si noti kamma:

-kam-ma

  Used with cardinal numbers[2]. [in un ordine circolare, in quanto O è il massimo del sacro, in grafi u: u

  ten (cf.: ha3).

  Emesal dialect for lugal and en, ‘lord, master; lady; king [3]’.[4]

kam(2)

   n., grasp, grip; tuning (?).

  v., to desire (cf., ki…ag2, ‘to love’)[5].

kam(2)- kam(2)-ma (-tum)

earrrings (orecchini); ring (anello); modified by determinatives for copper, bronze, silver, stone, and lapis lazuli; a percussion musical instrument, ring-jangles (?) (redup. Sumerian rooot means ‘to desire’, but word ending is typical Accadian loanwords)[6].

Questo lemma, significativo di ‘paese’, è riassumibile col circolo, kam, Generante/generato.

Un circolo kam che può ‘far’ aka, ‘andar oltre’, -la, ed ‘abbondare’ -am:

la

  abundance, luxury, wealth; youthful freshness and beauty; bliss, happiness; wish, desire [LA archaic frequency][7].

evocativo di kalam:

kalama, kalam [UN]

  the land (of Sumer); nation (of Sumerians) (kal, ‘excellent’, + eme, ‘speech, speaking’ ?) [KALAM archaic frequency) [8].

e chiudere con –am:

am3 [A. AN]

  writing of coniugation prefix /a-/ with ventive element /-m/ in NS and OB texts – compared with im-ma [9].

La nota 3 della raccolta Testi sumerici e accadici di Giorgio Castellino della Utet 1977, pag. 409, su Ehili(kalamma) precisa: -Un altro Ehili(anna) annesso del Eanna in Uruk, dedicato alla dea Nana, confusa poi con Istar- aiuta a decifrare:

E. anna compone la casa e, o cuore, di anna:

an-na

  in the sky; tin, pewter (metal); saltpeter (stone); saltpeter (stone); yes, approval (‘sky’+ locative; ‘sky’ + ‘stone’; cf., nagga; an-bar (-sug4-ga); Civil thinks an-na, ‘yes’, is probably an Akkadian, but affirmative na-nam, ‘indeed’ and ‘in-nu, negative’)[10].

Questo locativo rinvia certamente al teonimo In an na, paredra di (ur) an con:

in

  he, she; straw, hay; border line marker; insult, offense, invective [IN archaic frequency [11]].

La dea Nana non è altro che la lettura circolare di an-na > -na-na

ed è la dea Luna:

lu2-na-me’

  someone, anyone (‘person’ + indefinite pronoum)[12].

Qui la vedete significata lu-na-me perché provvista del –me, la sua parola creatrice, che crea ogni persona nell’ideologia religiosa di Zumer.

Colui che ha saggezza, o consapevolezza:

zu, su2

  n., wisdom, knowledge.

  v., to know; to understand; to experience; to be familiar with; to inform, teach (in maru reduplicated form); to learn from someone (with –da-); to recognize someone (with –da-); to be experienced, qualified.

  possessive suffix, your (singular).

 pron., yours[13].

zu-a

  acquaintance; expert; experienced person (‘to know’ + nominative)[14].

Colui che è saggio, zu, può aver forza per maneggiare su:

su

  n., hand(s); share, portion, bundle; strength; control; authority; handle a hired group of workers (cf., DIS; DIS2 [AS]) [SU archaic frequency].

  v., to pour; to initiate, bring about[15].

us2

  n., blood; blood vessel; death.

  v., to die; to kill; to block, to dam a river (antonym: gal2) (suppletion class verb singular hamtu stem; cf., ug5 [death])[16].

Se è saggio, può riconoscere:

dsuena, dsuen [EN.ZU]

  the moon (su2, ‘knowledge’, + en2, 3, ‘time [recte: Signora, + - /ak/, ‘of’)[17].

Può separare:

en

   n., dignitary; lord; high priest or priestess; ancestor (statue); diviner [EN archaic frequency].

  v., to rule.

  adj., noble (cf., uru16 [EN] (-n))[18].

Ed infine può comporre Su-mer vel Zu-mer:

mer(2), mir(2)

  n., storm wind; violent storm; north (wind); long side of rectangular field inscribed on round tablet; anger; belt, girdle; an encircling snake (var. of gur3, cf., gur21) (me3, 7,  9, 11, ‘battle’, + to flow) [MER archaic frequency].

 v., to blow fiercely; to get angry.

  Adj., fierce, angry, furious; northern.[19]

Un sentiero colpito dal vento, dio tu15, in tu.mer:

tu15…mer

to be windy (‘wind’+ ‘storm wind’)[20].

Dove il dio, tu, e la sua parola, mu, furoreggiano:

tumu, tum9, tu15 [IM]

   wind; cardinal point, direction (ta, ‘from’, + mu2, ‘to blow’)[21].

Ma, con la compagnia della Luna, Zu, sarà un cammino vigilato in

Zu.mer in zumero vel Su.mer in accado:

 

Nel primo articolo della rubrica, Papilio del 28.07.15, in

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D153&cmd=v&id=18908

scrissi:

Il ‘contorcimento’ sumerohal-hal diventerebbehal-lahattraverso la Lettura Circolare, la più gran novità di cui sono responsabile nella liberazione di Zumer all’occhio moderno [significa; ‘cammino (er) della parola creatrice (me) della Luna (Zu)’].

L’esperienza fatta mi consente di essere più preciso. Ho conosciuto am En, ‘che venga il Signore’,  o ‘destino del Cielo’[22], Ar-am, ‘che venga la preghiera’[23], Ad-am, ‘ritorno al grido del padre’[24], Abraham[25], ‘che venga il Padre con scuotimento (della mano con i figli)’. Possiamo osservare Balaam (biblico nei Numeri): ‘ che venga Baal’, Myriam, …

suggerisce maggior precisione.

In zumero, Myriam significa: ‘che venga-am il cammino-ir- accompagnato dal VentoIm/Mi’. La ‘m’ che dà inizio e fine al nome, è la lettera ventiva.

-m-

 a verbal prefix theorized to be a ventitive element, indicating motion towards the deictic [dimostrativo] center-[26].

Qua emerge in inglese un ventitive element, che dovremmo tradurre con elemento ventitivo, aggettivo assente dall’italiano. Potremmo associarlo al sostantivo ‘preventivo’! [il sole babilonese Sha.m.Ash narra ‘utero. ventivo. (dell’)Uno d’origine’].

La parte interna, comprende:

re7; re6, ri6, ra2, ir10; e-re7; er, ir

  to accompany, lead; to bear; to go; to drive along or away; to take possession; to stir, mix (suppletion class verb; plural hamtu e.re7-er; cf., du, gen, sub2)[27].

Allo stesso modo, potremmo sillabare Zu.m.er: ‘cammino accompagnato dalla Luna ventiva’. Naturalmente si tratta di una venuta creativa per tutti, una volta l’anno, a Capodanno nel Zag-mu(-k), o Kar mur.

Allo stesso modo: tu15.m.er = ‘cammino accompagnato dal Vento (recte: dallo Spirito)’.

Laicamente, ovvero togliendo ‘chi deve venire’ –la luna, il vento, il sole (narru in accado)-, cioè togliendo tutti gli dèi, il zumero è una lingua ventiva.


[1] Tratto da nota 3 a Inno sincretistico alla dea Bau (Baba) de G. Castellino, Testi sumerici e accadici, Utet, 1977: 409.

[2] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 135.

[3] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 283.

[4]

[5] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 135.

[6] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 135.

[7] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 154.

[8] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 135.

[9] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 18.

[10] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 20.

[11] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 127.

[12] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 161.

[13] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 316.

[14] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 316.

[15] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 262.

[16] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 305.

[17] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 239.

[18] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 61.

[19] Diz. Halloran: 174.

[20] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 278.

[21] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 282.

[26] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 165.

[27] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 218.

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