L'indice di quanto il comitato per il sì ha investito in questa campagna referendaria lo si ha anche dall'esito di ricerche su Google. Alle domande "m5s" e "Beppe Grillo", la prima risposta è un link intitolato "Bufale del Movimento 5 Stelle - Perche il No è sbagliato - bastaunsi.it".
Se la parola cercata è "Silvio Berlusconi", la prima risposta di Google e' "Silvio Berlusconi su Libero - Alla fine voterei si - bastaunsi.it". "Scopri cosa pensa Berlusconi".
Si tratta in entrambi i casi, ed è indicato inequivocabilmente, di annunci a pagamento. Finanziati evidentemente dal comitato per il sì. Ma sul web e sui social network la campagna elettorale è stata particolarmente dura da entrambe le parti. A metà novembre, i comitati per il no registrarono un sito "bastausi.it" comprando il dominio con il refuso contenuto nella lettera di Matteo Renzi. Quello di oggi è l'ultimo 'affondo' nella sfida a colpi di Internet in questa campagna referendaria. Fra poche ore si vota e non c'è click che tenga.
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