ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 06 Dicembre 2016 07:10

Dilaga l’egotismo su Facebook? Parliamone

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Dice Wikipedia che il termine egotismo viene dall'inglese egotism e anche dal francese égotisme entrambi derivati dal latino ĕgo «io» indica un comportamento (da non confondere con l'amor proprio e l'egoismo) che consiste nell'esagerata considerazione narcisistica di se stessi come persona dotata di alte qualità.

Qualcuno può pensare che si scriva questo articolo pensando all'egotista numero uno avuto al Governo fino al Referendum. Ora se volete facciamo alcuni esempi. Se voi postate su Fb un messaggio in cui dite o raccontate di un grosso male, non certo un raffreddore, troverete sempre uno, e speriamo che sia solo uno che tra un gruppo di amici che invece mostrano dispiacere e scrivono parole di conforto, scriva che anche lui ha … e poi capite che è solo un malato immaginario. Ecco l’egotista anche nel male lui è sempre al centro e non ammette che siate solo voi ad avere davvero bisogno di conforto. 

Non ne parliamo se avete fatto un bel viaggio e postate una foto e tra gli amici meravigliati e contenti per voi per questa bella iniziativa troverete quello che vi scrive: “e allora? Anche io sono stato….” Fosse vero, ma perché lo fa? Per rompere quella magia creata dalla condivisione e mettersi in mezzo.

Compreso quello che non vi cala mai per nulla e se mettete una foto di un bel muso di un cane di vostra figlia che fa stallo di 30 cani all’anno con un’associazione con un appello all’adozione, lui scrive: “e allora che aspetti, adottalo tu”. Perché l’egotista non ammette che altri possano chiedergli comportamenti etici anche solo implicitamente esposti sul tuo diario al pubblico. Come quando chiedete che so di non fare qualcosa, c’è sempre qualcuno che entra nel discorso non per portare un contributo concreto, ovvero aggiungere, ma dice solo: “visto che lo dici cominci a farlo tu, intanto” e cosi chiude tutto, poco importa a costui che voi l’abbiate già fatto (per esempio di non fumare più da sei anni) lui chiude per non essere costretto ad ammettere i suoi limiti o difficoltà.

Egotismo come aspetto del narcisismo? Anche questo sta dietro a quelli che non consentono ad altri di mettere post sul proprio diario. Perché solo loro devono essere visibili, anche se poi su Fb se vuoi ti fai una pagina personaggio e stai a posto.

Ma cercando di elevare il discorso dalla melma del social forum, si potrebbe per esempio giungere a quella prassi che vuole che chi scriva un giornale non parli mai in prima persona. E lo facciamo anche noi, e sapete perché? Perché Joseph Addison, il padre del giornalismo inglese coniò la parola egotism di cui si parlava prima. E siamo alla fine del Seicento e l’inizio del Settecento, e questa è una strada che porta la parola nella lingua italiana, considerando che diversi giornali del nostro Settecento, da Il Caffè di Pietro Verri a La frusta letteraria di Giuseppe Baretti a L’Osservatore di Gasparo Gozzi, ebbero il giornale inglese come punto di riferimento. Così nel numero del 2 luglio 1714 scrive Addison: “I Signori di Port-Royal, che furono più eminenti per la loro cultura e la loro umiltà di ogni altro in Francia, bandirono il discorso in prima persona da tutti i loro lavori, come derivante da vanagloria e da auto-presunzione. Una vera e propria bolla letteraria che arriva fino a oggi. In sostanza anche il giornalista non può essere un retore se racconta cronaca, descrive fatti e non fa morale, raccoglie se mai il dubbio che mostra il sentimento comune. Quindi egotismo anche in letteratura dove viene precisata. Scrive Galimberti, un po’ rasentando la psicologia: “Ipervalutazione di sé e delle proprie prerogative che induce il soggetto a parlare continuamente di sé e delle vicende della propria vita come delle uniche ad avere un significativo valore”

In conclusione che dire? Anche questo articolo non avrà firma ma solo una sigla. E per rispondere all'etica del giornalismo che mi fu detta da un decano della penna: “se nel giornale c’è già una tua firma sotto un articolo non puoi mettere un'altra firma", proprio per evitare l’eccessiva sovraesposizione di sé. Appunto (rdg) 

Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 1783 times Last modified on Martedì, 06 Dicembre 2016 07:35

Utenti Online

Abbiamo 1263 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine