ANNO XVIII Novembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 17 Dicembre 2016 17:43

Roma - «Quella discoletta della Raggi»

Written by  Riccardo Alfonso*
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Virginia Raggi è diventata la prima “sindaca” della Capitale nella sua storia millenaria sostenuta da una valanga di voti da parte di quelli che hanno pensato a una svolta a 360 gradi dell’amministrazione comunale per anni gestita malissimo e con interferenze malavitose.

A distanza di sei mesi dal suo mandato dobbiamo dire che i suoi “fan” stanno cominciando a pentirsi della fiducia a lei riposta? In effetti, da “radio gavetta” dobbiamo purtroppo, prendere atto che più di qualcuno sta facendo una seria riflessione in proposito. Il nostro rammarico è che ha sbagliato soprattutto nella scelta dei suoi collaboratori a dispetto dei buoni consigli che le venivano anche dal Movimento cinque stelle di cui ne è, ovviamente, la rappresentante di punta.

Ora viene messa platealmente sotto accusa per due scelte risultate a dir poco improvvide: quella della Muraro e di Raffaele Marra. Conoscendo il loro passato da subito erano da considerarsi “politicamente” insostenibili ad assumere il mandato che è stato a loro conferito mentre per la parte giudiziaria lasciamo ai giudici stabilirne le responsabilità, se ve ne sono. Ora che la frittata è fatta come potrà uscirne?

A nostro avviso in tre modi: Il primo è il più drastico dimettendosi per ritornare a votare un diverso sindaco e sicuramente proposto dallo schieramento della destra romana. Il secondo lasciandosi “commissariare” dal Movimento cinque stelle romano e il terzo da noi “sponsorizzato a lungo” cercando di coinvolgere i romani richiamandoli a una partecipazione attiva alla gestione della cosa pubblica.

Del resto anche nella recente campagna elettorale della Raggi è stato detto che Roma deve essere restituita ai romani. E allora che attendiamo? Potremmo incominciare con le associazioni di volontariato, con un “osservatorio” dove i problemi della città vengano rilevati e si possa intervenire con tempestività per ridurne l’impatto negativo in specie in ciò che più disturba i romani: buche stradali, circolazione caotica, posteggi in doppia se non tripla fila che ritardano, tra l’altro, le corse dei bus, servizio della nettezza urbana, sicurezza ecc. Ma ciò che più conta è necessario che la sindaca faccia sentire la sua presenza sul territorio, parli con la gente, spieghi il suo disagio per gli errori commessi e mostri la capacità di una ripresa convincente a dispetto dei corvi che l’hanno già messa in croce e stanno recitando il de profundis. ( *Centro studi politici della Fidest)

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