ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 23 Dicembre 2016 00:00

Lettera aperta al Papa Francesco

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Ho letto attentamente la Sua intervista al Messaggero nella parte del commento sul comunismo. Le invio le domande e le sue risposte:

lL Vangelo parla di più ai poveri o ai ricchi per convertirli?

«La povertà è al centro del Vangelo. Non si può capire il Vangelo senza capire la povertà reale, tenendo conto che esiste anche una povertà bellissima dello spirito: essere povero davanti a Dio perché Dio ti riempie. Il Vangelo si rivolge indistintamente ai poveri e ai ricchi. E parla sia di povertà che di ricchezza. Non condanna affatto i ricchi, semmai le ricchezze quando diventano oggetti idolatrati. Il dio denaro, il vitello d'oro».

Lei passa per essere un Papa comunista, pauperista, populista. L'Economist che le ha dedicato una copertina afferma che parla come Lenin. Si ritrova in questi panni?

«Io dico solo che i comunisti ci hanno derubato la bandiera. La bandiera dei poveri è cristiana. La povertà è al centro del Vangelo. I poveri sono al centro del Vangelo. Prendiamo Matteo 25, il protocollo sul quale noi saremo giudicati: ho avuto fame, ho avuto sete, sono stato in carcere, ero malato, ignudo. Oppure guardiamo le Beatitudini, altra bandiera. I comunisti dicono che tutto questo è comunista. Sì, come no, venti secoli dopo. Allora quando parlano si potrebbe dire loro: ma voi siete cristiani» (ride).

Mi domando como cattolico osservante, se allora ho tutto sbagliato nella mia vita. Io non sono ricco, né invidio i ricchi. Anche se vivo abbastanza bene, con la pensione, dopo 30 anni di lavoro in Italia.

IL mio travaglio spirituale é avvenuto, dopo un devastante dolore, che qui non é il caso di ricordare. Ho dovuto rivedere tutto della mia vita, grazie anche all’insegnamento teologico del Papa Emerito, Benedetto XVI, di cui sono un assiduo lettore, assieme ad altri autori.

Ho vissuto in Italia dalla nascita. La mia prima moglie é morta in Venezuela, l’unico figlio si é suicidato. Da lì é cominciato il mio cammino di fede. Ogni momento Gesú mi dice di convertirmi, ed io cerco di seguirlo, con i miei limiti e con i miei peccati.

Ma non capisco. Io ho visitato negli anni 70, prima di emigrare in questo paese d’America Latina, quasi tutti i paesi comunisti dell’est d’Europa. Ebbene, le posso assicurare che non c’era nulla che assomigliasse, neppure lontanamente al Vangelo. IL fatto che Lei dica che i comunisti ci hanno derubato la bandiera(dei poveri), mi é sembrato fuori luogo. Ció che succede in Venezuela, la cui drammatica situazione Lei ha voluto mediare, mi sembra un esempio di un governo autoritario e filocomunista (Sic:Socialista!!!). E cosí a Cuba, dove, durante la sua visita, non ha invocato pubblicamente la liberazione dei dissidenti contro quel regime dispotico e tirannico.

Gesú non medió mai con il potere politico e religioso del tempo, per questo é stato crocifisso.

Ma c’è anche l’episodio di Zaccheo nel Vangelo, e della sua coerente risposta, come ricco, a Gesú.

Vorrei solamente dirle,che sono estremamente deluso delle sue parole nella sua intervista al Messaggero.Come cittadino amante della libertá e del libero arbitrio, cosí come siamo stati creati da Dio.

Non é nelle mie intenzioni mancarLe di rispetto come Sommo Pontefice. Ma alle parole, la Chiesa, che Lei dirige, dovrebbe allora comportarsi il capitolo 2, vv. 42-47 degli Atti degli Apostoli.

La Chiesa dovrebbe comportarsi cosí oggi, invece di affermare le rapine del comunismo contro i propri popoli, mentre invece possiede palazzi,la IOR e varie ricchezze, delle quali non si paga nessuna imposta allo stato italiano, tra le altre cose.

Ugo Biheller

  • DOCENTE DE SOCIOLOGIA, FILOSOFÍA, RELACIONES INTERNACIONALES E ITALIANO EN LA UNEFA, VIUDO, 67 AÑOS.

Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 1386 times

Utenti Online

Abbiamo 1280 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine