Gli aumenti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (dati del ministero), rilevano Adusbef e Federconsumatori, "hanno raggiunto importanti livelli. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno la benzina è passata da 1,43 a 1,57 euro al litro, con un aumento di ben 14 centesimi al litro, dovuti ad un inverosimile incremento della tassazione. Un rincaro che, in termini annui, si traduce in un aggravio di +168 euro per costi diretti". Per il gasolio, osservano, "rispetto allo stesso periodo dello scorso anno l’aumento è stato di 13 centesimi (passando da 1,25 a 1,38), con un aggravio diretto, in termini annui, di +156 euro", informa Adnkronos.
Un andamento, questo, sottolineano le due associazioni dei consumatori, "insostenibile per le famiglie, che oltre a fare i conti con le ricadute della crisi economica dovranno sostenere le ripercussioni che tali aumenti avranno su tutti i prezzi e tariffe". Proprio per questo, sottolineano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, "è necessario intervenire con grande determinazione sul fronte dell’eccessiva tassazione sui carburanti, quindi su accise e Iva. Inoltre in merito all’Iva è da scongiurare nella maniera più assoluta un aumento dovuto alle clausole di salvaguardia, che la porterebbe sino al 25,5%, con pesantissime ricadute sui prezzi e sulle tasche dei cittadini".
"Gli incrementi dei listini -commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. hanno effetti diretti sulle tasche dei consumatori: per un pieno di diesel si spendono infatti 7,2 euro in più rispetto lo scorso anno; +5,1 euro per la benzina.La categoria degli automobilisti, tra incrementi dei pedaggi autostradali, delle multe e dei carburanti, è senza dubbio la più tartassata di inizio 2017".
Il Governo, conclude Rienzi, "deve assolutamente intervenire, sterilizzando i rincari e riducendo la folle tassazione sui carburanti che pesa oramai per il 70% su ogni litro di benzina e gasolio acquistato dagli automobilisti".
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