ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 05 Gennaio 2017 00:00

Dio disse a Mosè: -Io sono colui che sono!

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Mosè disse a Dio: -Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?-. Dio disse a Mosè: -Io sono colui che sono!

Poi disse: -Dirai agli Israeliti: il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. Esodo, 3, 13-15

La nostra generazione osserva oggi: amu ‘Io sono’ detto da Dio in

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=20760

ed in

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=20760

Io ho sottolineato l’aspetto augurale che mi fa attribuire a Dio questo amu nel 2017.

Sostanzialmente, il fatto che Dio sia amore nella concezione cristiana e che Gesù sia in ciascuno di noi, dopo di esser morto in Croce e risorto, l’Amore è.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 1,35-42. 
In quel tempo, Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli 
e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». 
E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». 
Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. 
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 
Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» 
e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)». 

L’italiano ‘amore’ è il latino amore, zumero amu.re, ‘cammino (di) amu’.

-Amu = Io sono- invita ad individuare l’ordine in cui si inserisce.

It. ordine lat. ordo zum.:

Urdu, ‘schiavo maschio’ in sumero.

arad(2), urdu(2), ir3, 11

(male) slave; servant; subordinate (cf., ir3) (Akk. loanword from wardum, 'male slave, man servant' [IR11 archaic frequency 10].1

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D153&cmd=v&id=18958

-Io sono- dichiarato in un ordine fatto da schiavi maschi, mentre le femmine non sono neppure considerate, è il verbo usato dall’ente –colui che è-, dall’En, il Signore della città,

en

   n., dignitary; lord; high priest or priestess; ancestor (statue); diviner [EN archaic frequency].

  v., to rule.

  adj., noble (cf., uru16 [EN] (-n))[1].

En è amu, ‘io sono’, e gli altri non possono neppure dire ‘amu’ senza il permesso dell’En.

lil2

  n., wind, breeze; breath; infection; haunting spirit (of a place); phantom, ghost; back or open country (reduplicated li, ‘cedar scent’? r.: no! Ma eme gir, giro, di li = lil.) [KID archaic frequency: no! Ki+id, terra-dio].

  v., to infect.

  adj.: haunted. [2]

En Lil è il signor Vento, En Zu, la signora Luna, En Ki, il signor Terra.

ensi(3)

  dream interpreter; diviner (en2, 3 , ‘enigmatic backround’ +?; cf., en3…tar, ‘to ask’; Akk. sa’ilu(m) [ENSI archaic frequency][3].

ensi2

   city ruler (Old Sumerian); city governor, steward (post-Sargonic) (en, ‘lord, manager’, + si, ‘plowland’, + genitive; Akkadian issiakkum; cf., nisag2, ‘governor’) [ENSI2 archaic frequency][4].

Ensi è anche ‘signor vita’, da

shi- Emesal dialect form of zi, ‘life; throat’[5].

Ensi è ‘signor vita’ perché dispone della propria vita e di quella degli altri, schiavi.

Tuttavia, am.En, ‘che venga il Signore’ ha un potere che dura al massimo tutta la sua vita. Un signore che è finchè è vivo.

Uno solo può dire –Io sono colui che sono- oltre i signori delle città, oltre le città che non sono più, oltre le generazioni ed i popoli, come il Zumero, che, addirittura vien creduto estinto senza lasciar etimi.


[1] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 61.

[2] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 158.

[3] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 63.

[4] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 63.

[5] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 258.

Read 1603 times

Utenti Online

Abbiamo 1089 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine