META’TESI
Non a Niflheim, Casa della nebbia
presso gli abissi primordiali
pregni dell’odore mortifero
del regno di Hel.
Ma nella nebbia dentro di noi,
dell’incertezza umana
per una biforcazione di dolore o amore.
C’era nebbia,
eppure ci cercavamo.
Forse per i fiati caldi
c’incontravamo.
C’era nebbia,
forse per lo sbandamento del sangue,
ci toccavamo.
Il viaggio fu lungo e ombrato
tra strette di fibre
e ombrelli di labbra e braccia.
Oggi sole agostano
ci scioglie,
prosciuga la rugiada tra i capelli,
accartoccia le vene.
Abbaglia la luce,
non ci vediamo,
non ci tocchiamo.
Ci siamo persi per sempre?