ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 29 Gennaio 2017 23:05

Meloni-Salvini in piazza, mano tesa a Forza Italia ma "subito al voto"

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"Bisogna andare a votare alla prima data utile, con una proposta politica che dica prima l'Italia e gli italiani". Giorgia Meloni guida il corteo della 'destra sovranista' e torna a invocare il voto anticipato insieme a Matteo Salvini mentre Silvio Berlusconi preferisce prendere tempo. ''Della legge elettorale non me ne frega proprio nulla, qui bisogna votare il prima possibile con qualsiasi legge, noi siamo pronti", dice il segretario del Carroccio, che segna in rosso "il 23 aprile, così poi il 25 festeggeremo la liberazione...". Dal palco, allestito in una piazza San Silvestro stracolma per il comizio finale, si alza il grido 'Elezioni, elezioni!' sulle note dell'inno nazionale, tra centinaia di palloncini e fumogeni tricolore. Sventolano le bandiere di FdI e di Noi con Salvini.

C'è poca, anzi pochissima Forza Italia. Nessun vessillo azzurro, la delegazione ufficiale è ridotta al solo presidente dei deputati Renato Brunetta e al senatore Altero Matteoli, presidente del tavolo per le amministrative. Non c'è Paolo Romani. Ci sono, invece, Daniela Santanchè e Giovanni Toti, da tempo convinti filosalviniani. Fa notizia l'ex ministro Giulio Tremonti, bossiano di ferro. L'asse Lega-FdI si ritrova in piazza più saldo per mai, ma chi si aspettava una prova muscolare contro Silvio Berlusconi resterà deluso.

Salvini inizia il suo intervento prendendo le difese del Cav, oggi rinviato di nuovo in giudizio per il Ruby ter: ''I magistrati indaghino sui mafiosi, invece di fare i guardoni dal buco della serratura, ognuno fa quel che vuole a casa sua nel rispetto della legge''. Il segretario di via Bellerio conferma il veto sul simbolo di FI alle amministrative in Veneto ma tende la mano all'ex premier in vista delle politiche: ''Nessuno chiude le porte in faccia a nessuno. Porte aperte per una coalizione ampia, ma con un programma preciso che dica 'Prima gli italiani'''. Apertura di credito a 'Silvio' arriva anche da Meloni: ''Speriamo che alla fine si trovi un'intesa, fino all'ultimo tenteremo di trovare un accordo, del resto i matrimoni si fanno sempre in due...".

"Possiamo anche andare in ordine sparso - spiega Meloni - ma noi vogliamo vincere e tornare a governare il Paese. Quindi chiedo a chi c'era oggi e a chi non c'era ma è interessato: chi ci vuole dare una mano? Chiedo a tutti di fare uno sforzo, di mettere insieme le proposte concrete, di fare un manifesto, di celebrare le primarie e far vincere 'Italia sovrana". Salvini si rivolge ancora al Cav: ''Lo dico all'amico Berlusconi: un Paese che non controlla la sua moneta non è sovrano, è schiavo... La Lega è in piazza non per partecipare ma per vincere'', anche con il centrodestra.

Il leader del Carroccio attacca gli ex alleati di Fi: ''Chi ha tradito non sarà in lista. Alfano e Verdini vadano a casa, in cantiere o a lavorare in un negozio... Alfano tra un po' di mesi si potrà far assumere alle Poste con il fratello...''. E si concede una battuta su Sanremo e la Rai: ''Proporrò che i guadagni del Festival finiscano ai terremotati, altro che sms solidale... L'sms lo si mandi per lo stipendio di Carlo Conti e usate il suo stipendio per le zone terremotate''.

Brunetta veste i panni del pompiere nonostante i fischi che lo accolgono sul palco e si unisce al coro del 'subito al voto' pur di evitare polemiche: ''Voglio tornare al popolo sovrano e non ai governi fantoccio, come quelli della sinistra. Voglio tornare al governo del centrodestra. Uniti si vince. Bisogna andare alle elezioni anticipate, Renzi deve andare a casa come il governo fotocopia Gentiloni. Il centrodestra unito vince, non vogliamo il partito della Nazione" al potere. Pure Toti rilancia l'unità della coalizione: ''Non siamo tutti uguali, anche in una famiglia non la si pensa tutti allo stesso modo. Talvolta è faticoso stare insieme, ma credo che questa sia la strada per tornare a vincere. Non possiamo lasciare il Paese in mano al Pd e a M5S''. Matteoli: "Lega, FdI e FI è l'unica coalizione possibile''.

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