Grandi emozioni nel vedere i miei concittadini scendere in piazza per la Giustizia per Taranto. Per uno come lo scrivente avvezzo a scialare nei comportamenti pubblici, il vedere tanti tarantini cordialmente incazzati fa ben sperare che le cose rivoltate cambino. Aria pulita per Taranto.
Non è quest’ultimo un acronimo elettorale, e certo tra Taranto che rinasce e Taranto che respira si finisce per cadere in una lista elettorale senza saperlo. Ma del resto è tipico di questa città dividersi elettoralmente, anche tra i cinque stelle ora appaiono tre liste secondo la stampa locale, toc, toc grillini? Rispondete?
Il tre mi suggerisce anche il nome di una società... Sempre per la storia dei parcheggi, quelli che hanno fatto incazzare i commercianti...ve lo ricordate il parcheggio libero scambio di Cimino? Si diceva tempo fa che per evitare che le auto entrino nell'abitato urbano, parcheggi qui e con lo stesso costo del biglietto prendi il bus che ti porta in centro. Nulla di tutto questo il parcheggio è a ore e quindi… Come la storia di Piazza Marconi, l'area archelogica prevista non si fa più. Tutto questo fa pensare che la fretta elettorale fa i gatti ciechi.
Ma ecco che appare (la notizia è riportata da Taranto Buonasera di ieri) la società Tregi srl che come scopo sociale non si sa che faccia, tranne quello di possedere un suolo a San Vito. Società vicina a uno che s’affanna a entrare in campo come candidato sindaco; un terreno con nutriti interessi familiari di Piero Bitetti (moglie, fratello, genitori e compagna del fratello) presidente del Consiglio Comunale.Miracolo! Con delibera blindata da 21 consiglieri diventa parcheggio pubblico…quando si dice “tengo famiglia” qui si dirà “tengo un parcheggio”.
Per il resto la situazione è palesemente stantia e ibrida come il meteo di prima. Il candidato di Stefàno, Brandimarte alle crociate, non è gradito al PD che ora guarda allo specchio il DP degli scissionisti scritto cosi come nelle auto-ambulanze e non sa che fare con i suoi puledri che scalpitano (Azzaro, Lonoce e Bitetti) in attesa che il prode Pelillo sparigli le carte con un super partes ( e chi sarà il giudice Franco Sebastio?) La storia tarantina insegna che gli uomini della giustizia portano iella, ricordatevi di Valla e Minervini (perse il primo contro la Di Bello e il secondo contro Cito). Ma ecco che il nome nuovo è Dante Capriulo stessa area associativa della scorsa elezione. Nessuno incarna l’idea sacrosanta della rivoluzione che necessita per Taranto, al di là delle singole volontà dei Fornaro, Romandini, Lessa e De Gennaro, Lemma altri candidati sindaci o quasi. Uniti mai, divisi sempre. Ecco perché l'immagine della manifestazione senza partiti e vessilli mi è piaciuta davvero...area pulita per Taranto. E...ancora? Non è un acronimo elettorale. Capito? Buona domenica. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.