ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 28 Febbraio 2017 06:30

Il sindaco Luca Vecchi, «Via Roma rinasce grazie a cultura, protagonismo civico e ambiente»

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 Il Comune a fianco di cittadini, residenti e commercianti, in un percorso di coprogettazione utile a tutta la città"

Tornano le Residenze d'artista, con sette tra fotografi, street-artist e performer da tutta Italia e Europa. in programma anche il festival "Fragili guerriere” e la performance teatrale "Memorie del suolo. l'identità di via Roma”. L'arte invade anche l'Ortoparco del parco santa Maria

L'arte e comunità sono di casa in via Roma, anche nel 2017: riparte il progetto delle "Residenze d'artista”, promosso dal comitato Cittadini via Roma, Ghirba Biosteria della Gabella nell'ambito del circuito Off di Fotografia europea.

Da febbraio a maggio le case e i cortili di via Roma si aprono ad artisti italiani ed europei per dare vita a progetti fotografici, installazioni artistiche e iniziative in grado di coinvolgere gli abitanti del quartiere, per favorire lo spirito di comunità e l'integrazione in quella che è oggi una zona che sta vivendo un fenomeno di rinnovamento. Saranno otto gli artisti coinvolti: Elena Marsico, Michel Gilgen, Nicholas Boria, Eva de Adamo, Teo Vazquez, Sara Lando, IlariaEtNiccolò (Ilaria Crosta e Niccolò Habel). Al termine della residenza, ciascuno di loro produrrà un'opera d'arte che resterà proprietà del quartiere stesso.

Gli otto partecipanti al nuovo ciclo di Residenze d'artista sono stati selezionati in base alla capacità di stabilire, attraverso la loro opera, relazioni che valorizzino le persone e i luoghi. La loro permanenza in via Roma durerà circa una settimana e durante il loro soggiorno avranno modo di scoprire, accompagnati dagli abitanti, alcune eccellenze reggiane (caselli del Parmigiano-Reggiano, acetaie, Reggio Children, visite a monumenti, musei e altri quartieri della città).

Il quartiere di via Roma ha una storia e una tradizione importanti, ma oggi gli abitanti, le attività commerciali, le presenze che hanno arricchito la popolazione negli anni più recenti sono diverse e portano storie di un mondo nuovo. Il progetto delle Residenze d'artista, senza dimenticare il passato, punta a reinventare lo spazio urbano offrendo la possibilità di generare relazioni tra le persone che lo abitano o che, anche più semplicemente, lo frequentano. Gli artisti, ospitati nelle case private, diventano uno stimolo per sperimentare nuove forme di coinvolgimento della cittadinanza generando relazioni, partecipazione e solidarietà facilitate dalle molteplici sfaccettatura che l’arte può offrire. Durante la loro permanenza, essi metteranno a punto il loro progetto artistico, realizzandolo e condividendolo con il quartiere e diventando parte di una “memoria artistica territoriale” condivisa.

L'esperienza delle Residenze d'artista riprende il percorso sperimentato nel 2016, con la realizzazione di 4 residenze di 5/7 giorni l'una e l'avvio di un progetto che, a più riprese ha coinvolto direttamente gli abitanti del quartiere.

Hanno detto - Il progetto delle Residenze d'artista e le altre iniziative culturali previste nel 2017 nel quartiere di via Roma sono state presentate questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi,  l'assessore alla Partecipazione Valeria Montanari, Pierluigi Sgarbi e Dina Buccino per il comitato Cittadini di via Roma, Marco Appiotti del gruppo Fotografia Europea- Off Via Roma e Daniela Rossi, ideatrice della rassegna “Fragili Guerriere”. All'incontro hanno inoltre preso parte Cinzia Pietribiasi, della compagnia teatrale Pietribiasi-Tedeschi; Marta Mangiarotti, di “Ghirba-Biosteria”; Barbara Frattola, dell'Ortoparco, e Andrea Costi di Innesti urbani.

“Cultura, protagonismo civico, diritti, ambiente e partecipazione: questa è diventata via Roma in questi anni - ha detto il sindaco Luca Vecchi - Un quartiere in cui cittadini, residenti e commercianti hanno stretto un patto virtuoso fra di loro e con l'Amministrazione, trasformando la zona in una delle esperienze più importanti di Reggio Emilia, all'altezza dei quartieri universitari più belli d'Europa. Per questo voglio ringraziare in prima battuta tutti i cittadini in carne ed ossa e le associazioni che ci stanno lavorando, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, in un percorso che può segnare una strada da seguire anche in altre zone cittadine, lavorando assieme al Comune.

Viviamo un'epoca in cui si parla di molto di sicurezza, in cui l'inquietudine e la paura rischiano di diventare sentimenti dominanti: l'esperienza di via Roma ci racconta tuttavia un'altra storia, ed è la dimostrazione che un quartiere può essere sicuro anche senza i poliziotti per strada. I progetti culturali, sociali e artistici di via Roma raccontano un modo diverso di vivere e rendere sicuro il territorio, e sono una testimonianza concreta di quell'innovazione sociale e delle relazioni che nascono dal basso. Un'innovazione che si genera dal protagonismo civico, che può produrre nuovi servizi alla persona, aggregazione sociale e culturale. Spesso si tende a ridurre l'innovazione alle dimensioni tecnologica e digitale, ma non dobbiamo perdere di vista che le città sono fatte innanzitutto di persone prima ancora che di strutture e che è nel loro protagonismo e nella loro capacità di prendersi cura del bene comune e dello spazio pubblico che si generano i processi innovativi più caratterizzanti. La storia di questa città è una storia di esperienze collettive: l'esperienza di via Roma si muove in questo quadro e ci insegna che, in fondo, non abbiamo bisogno di andare in California per cercare l'innovazione”.

Nel suo intervento, il sindaco Vecchi ha poi annunciato che a partire dalla seconda metà dell'anno anche nella zona di via Roma sarà attivo un nuovo Laboratorio di cittadinanza, sulla scia delle esperienze già avviate in altri quartieri della città.

Il programma - Dopo la prima parte di Residenza d'artista terminata con il 2016, dal 5 al 7 maggio torneranno a Reggio Emilia IlariaEtNiccolò (Ilaria Crosta e Niccolò Habel) per presentare il progetto “How Far Now?”, realizzato in collaborazione con i ragazzi migranti dell’Hotel City, e allestirne la mostra all'interno della stessa struttura.

Partirà invece dal 27 febbraio fino al 5 marzo la residenza d'artista di Nicholas Boria (Torino/Parigi), fotografo e ricercatore accademico, che a Reggio Emilia presenta il progetto “Camera oscura ambulante”, un set fotografico di strada con il quale realizzare ritratti come i fotografi ambulanti di un secolo fa. Gli scatti realizzati tra febbraio e marzo agli abitanti di via Roma diventeranno i soggetti di un'esposizione.

Spazio alle sperimentazioni sonore, dal 20 al 26 marzo, con la musicista e pioniera nell'uso dei sintetizzatori analogici Eva de Adamo (Trieste), che realizzerà un'opera site specific sul quartiere, un djset e un concerto lezione sulla storia della musica rumorista. 

l'assessore alla Partecipazione Valeria Montanari, Pierluigi Sgarbi e Dina Buccino per il comitato Cittadini di via Roma, Marco Appiotti del gruppo Fotografia Europea- Off Via Roma e Daniela Rossi, ideatrice della rassegna “Fragili Guerriere”. All'incontro hanno inoltre preso parte Cinzia Pietribiasi, della compagnia teatrale Pietribiasi-Tedeschi; Marta Mangiarotti, di “Ghirba-Biosteria”; Barbara Frattola, dell'Ortoparco, e Andrea Costi di Innesti urbani.

“Cultura, protagonismo civico, diritti, ambiente e partecipazione: questa è diventata via Roma in questi anni - ha detto il sindaco Luca Vecchi - Un quartiere in cui cittadini, residenti e commercianti hanno stretto un patto virtuoso fra di loro e con l'Amministrazione, trasformando la zona in una delle esperienze più importanti di Reggio Emilia, all'altezza dei quartieri universitari più belli d'Europa. Per questo voglio ringraziare in prima battuta tutti i cittadini in carne ed ossa e le associazioni che ci stanno lavorando, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, in un percorso che può segnare una strada da seguire anche in altre zone cittadine, lavorando assieme al Comune.

Viviamo un'epoca in cui si parla di molto di sicurezza, in cui l'inquietudine e la paura rischiano di diventare sentimenti dominanti: l'esperienza di via Roma ci racconta tuttavia un'altra storia, ed è la dimostrazione che un quartiere può essere sicuro anche senza i poliziotti per strada. I progetti culturali, sociali e artistici di via Roma raccontano un modo diverso di vivere e rendere sicuro il territorio, e sono una testimonianza concreta di quell'innovazione sociale e delle relazioni che nascono dal basso. Un'innovazione che si genera dal protagonismo civico, che può produrre nuovi servizi alla persona, aggregazione sociale e culturale. Spesso si tende a ridurre l'innovazione alle dimensioni tecnologica e digitale, ma non dobbiamo perdere di vista che le città sono fatte innanzitutto di persone prima ancora che di strutture e che è nel loro protagonismo e nella loro capacità di prendersi cura del bene comune e dello spazio pubblico che si generano i processi innovativi più caratterizzanti. La storia di questa città è una storia di esperienze collettive: l'esperienza di via Roma si muove in questo quadro e ci insegna che, in fondo, non abbiamo bisogno di andare in California per cercare l'innovazione”.

Nel suo intervento, il sindaco Vecchi ha poi annunciato che a partire dalla seconda metà dell'anno anche nella zona di via Roma sarà attivo un nuovo Laboratorio di cittadinanza, sulla scia delle esperienze già avviate in altri quartieri della città.

Il programma - Dopo la prima parte di Residenza d'artista terminata con il 2016, dal 5 al 7 maggio torneranno a Reggio Emilia IlariaEtNiccolò (Ilaria Crosta e Niccolò Habel) per presentare il progetto “How Far Now?”, realizzato in collaborazione con i ragazzi migranti dell’Hotel City, e allestirne la mostra all'interno della stessa struttura.

Partirà invece dal 27 febbraio fino al 5 marzo la residenza d'artista di Nicholas Boria (Torino/Parigi), fotografo e ricercatore accademico, che a Reggio Emilia presenta il progetto “Camera oscura ambulante”, un set fotografico di strada con il quale realizzare ritratti come i fotografi ambulanti di un secolo fa. Gli scatti realizzati tra febbraio e marzo agli abitanti di via Roma diventeranno i soggetti di un'esposizione.

Spazio alle sperimentazioni sonore, dal 20 al 26 marzo, con la musicista e pioniera nell'uso dei sintetizzatori analogici Eva de Adamo (Trieste), che realizzerà un'opera site specific sul quartiere, un djset e un concerto lezione sulla storia della musica rumorista.

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