ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 12 Marzo 2017 00:00

Italia sì

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(«Le genti del bel paese là dove ’l sì suona», (Inf. XXXIII, vv. 79-80)  Dopo Italia-no = ‘immagine dell’Italia’[1], che oggi potrebbe continuare

con “Ponte crollato, il traffico andava chiuso”, titolo di testa in prima pagina di la Repubblica, venerdì 10 marzo 2017, e col conseguente ‘Chi sono i colpevoli del paese spezzato, articolo di fondo di Maurizio Ricci, andremo, fuor di giornale in

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-03-09/consulta-grossi-lavoriamo-il-miglio-diritto-possibile-142152.shtml?uuid=AEPT7sk

ad esaminare la relazione del presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi:

dopo 60 anni cancellata la conferenza stampa

Consulta, 366 giudizi in 12 mesi. Grossi: «Lavoriamo per il migliore diritto possibile»

Ieri, Paolo Grossi ci ha detto che il collegio della Consulta lavora per il miglior diritto possibile. Ed io non dubito di questi propositi.

Se non che, la questione dell’Italicum, di cui non ha parlato perché l’ultima pronuncia è troppo fresca (la causa è stata decisa ad inizio 2017 e creerebbe questioni politiche, dico io causa la contemporaneità della stagione congressuale in atto nel partito democratico), è stata rimossa.

Nelle primarie del partito democratico nessuno dei tre candidati parla della necessità della legge sul partito come attuazione dell’art. 49 Cost.:

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale

Il presidente della Corte Costituzionale non si pronuncia sull’Italicum e, soprattutto, non ritiene rilevante l’omissione legislativa lunga 69 anni della legge sui partiti, però mi garantisce che sta lavorando per il miglior diritto. Non è colpa sua se il partito di maggioranza non lavora per dargli il miglior diritto e questa è proprio una questione politica.

Cara gente italiana, come faremo noi a combattere la corruzione politica, mentre crollano i ponti, il candidato Matteo Renzi è pronosticato vincente al 65%, Maurizio Martina dice che oggi nasce il partito del Paese[2] e nessuno, ma proprio nessuno, ci promette il partito legale (l’Italia sì), col presidente della Corte Costituzionale impegnato a darci il miglior diritto con la politica che c’è?


[2] La Repubblica: 11.

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