ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 13 Aprile 2017 06:43

Sul G7 e sul clima pesa il negazionismo di Trump e il rigurgito delle fonti fossili

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Un fallimento totale il G 7 sull’energia svoltosi a Roma. Gli Stati Uniti confermano il programma negazionista di Trump sui cambiamenti climatici e, l’eliminazione di ogni limite all’uso delle fonti fossili.

Gli altri Stati confermano gli impegni assunti, a Parigi sul taglio delle emissioni di gas, che alterano il clima, ma vedremo nella concretezza delle decisioni assunte cosa, effettivamente faranno.

A cominciare dal Governo italiano, che per bocca del suo ministro dello Sviluppo conferma attraverso la Strategia Energetica Nazionale, una transizione energetica fondata prevalentemente sul gas. Il ministro dello Sviluppo, per una politica energetica fondata su metanodotti e terminali GNL. Non solo il TAP, ma anche l’EastMed, che da Israele arriva a Otranto. Il progetto è all’esame della Commissione UE per un parziale finanziamento. Sempre il Ministro dello Sviluppo ha autorizzato altri tre terminali di gas naturale liquefatto (GNL), per complessivi, ulteriori 27 mld di metri cubi, che si aggiungono ai 140 mld (compreso gli stoccaggi). Una disponibilità infrastrutturale pari a tre volte il fabbisogno attuale dell’Italia. Sembra quasi una programmata distruzione di uno dei territori più belli del pianeta il Salento oltre, a un rilevante impatto sulla economia locale.  Oscuri i destinatari di presunti e, invisibili benefici derivanti da questa massiccia superfetazione d’infrastrutture energetiche. Falso poi, che la finalità è la lotta ai cambiamenti climatici perché, per quanto riguarda le strategie di adattamento territoriale nulla è stato effettivamente fatto tranne, che un corposissimo testo che giace al ministero dell’ambiente. Nemmeno citato l’adattamento territoriale negli strumenti di pianificazione territoriale tranne poi scaricare sulla Natura dissesti, morti danni alla economia quando gli effetti del riscaldamento impattano distruttivamente. Questo esito è coerente con il mondo della politica soprattutto italiana caratterizzato da un potente analfabetismo scientifico e, infatti, non a caso, all’ambiente c’è un commercialista e allo sviluppo un avvocato. Certamente una formazione scientifica non è elemento dirimente e di garanzia assoluta, ma nemmeno si può pensare, che in questioni come quelle energetiche, climatiche e dell’ambiente in senso lato possano esserci soggetti ,che scrutano con lo sguardo “ corto e distorto” dei parametri falsamente contabili o peggio di conventicola di business.. Tesi quest’ultima fortemente ottimistica considerato che le motivazioni potrebbero essere significativamente peggiori. Intanto è stato pubblicato il Rapporto dell’Agenzia Europea, per l’Ambiente. I rischi europei prodotti dai cambiamenti climatici sono di tipo sanitario, economico e ambientale. Piogge violente, tempeste e inondazioni al Nord mentre il Sud sarà colpito da siccità, ondate di calore, incendi, e perdita dei raccolti agricoli. Il titolo del Rapporto è  "Cambiamenti climatici, impatti e vulnerabilità in Europa al 2016". (http://www.eea.europa.eu/it/highlights/i-cambiamenti-climatici-comportano-rischi) Le lucertole deinos sauros comparvero sulla Terra 240 milioni di anni fa e restarono per 160 milioni di anni e poi misteriosamente scomparvero. Il primo uomo è comparso 2 milioni di anni fa. La Terra è stata abitata da milioni di specie, il 99% delle quali si è estinto. Insomma la Terra è abituata a divorare i suoi figli e anche noi potremmo scomparire senza alcun problema. Quello che distingue noi dalle altre specie è il livello di potenza costruttiva, distruttiva e trasformatrice. Potenza scoppiata con due rivoluzione quella agricola 10 mila anni fa e quella industriale 300 anni fa. Nei 4,5 mld di vita della Terra si contano 5 estinzioni di massa. Oggi l’estinzione dell’uomo potrebbe avvenire a causa delle sue emissioni.

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