ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 02 Maggio 2017 00:00

Stefano, Lunedì dopo la III domenica di Pasqua

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In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potere, faceva grandi prodigi e miracoli tra il popolo. Sorsero allora alcuni della sinagoga detta dei "liberti" comprendente anche i Cirenèi, gli Alessandrini e altri della Cilicia e dell'Asia, a disputare con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava. 


Perciò sobillarono alcuni che dissero: "Lo abbiamo udito pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio". 
E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo trascinarono davanti al sinedrio. 
Presentarono quindi dei falsi testimoni, che dissero: "Costui non cessa di proferire parole contro questo luogo sacro e contro la legge. 
Lo abbiamo udito dichiarare che Gesù il Nazareno distruggerà questo luogo e sovvertirà i costumi tramandatici da Mosè". 
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo. 




Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,22-29. 
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. 
Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. 
Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». 
Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 
Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». 
Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato.

1 maggio 2008, alle sette e venti trovavo morta Luigia Dal Mas, mia madre.

Nove anni dopo medito, zum.: me.di.tu15, ‘parola creatrice. Dio. Vento/Spirito’.

ilimmu

nine ([no: ia2 /i2, ‘five’, + limmu, ‘four’]; ma: il-im-mu, ‘Dio-vento-nome che dà nome ai nomi’ nds)[1].

*

Stefano[2], In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potere, faceva grandi prodigi e miracoli tra il popolo. 

 zum. tesh.ha.nu, ‘immaginenu che desideraha di star insieme tesh con Aldilàh:

tes

  n., sexuality, sex; vigor; shame, modesty; dignity, honor; all kinds, all sorts, all of; each of them (te , ‘to approach’, + as2, ‘to desire’; cf., aste).

   v., to feel ashamed; to bring toghether.

   Adj., homogeneous; insulting, shameful.

   Adv., toghether (often with suffix –bi- ba or e). [3]

 

hasar

   fennel (finocchio); anise (Akk., simru vel zum. annusoshim sacroru ndssacro)[4].

ha-

  optative/precative (maru) or affirmative (hamtu) modal prefix; optative/precative meaning, ‘may, let it be’, with maru verb form or sometimes with an intransitive hamtu form; affirmative meaning, ‘indeed’, with hamtu verb form[5].

nu

  image, likeness, picture, figurine, statue [NU archaic frequency][6].

*L’ottativo ha davvero il significato religioso di ‘speranza di Aldilà, hubur’ che leggo in huru.ub.huru, ‘connessione hu sacro ru. Cielo ub. Connessione h città uru’.

Perciò propongo H in incipit del titolo di questo tomo, zum. tu.mu: ‘H: cinquant’anni di maturità’.

tumu, tum9, tu15 [IM]

   wind; cardinal point, direction (ta, ‘from’, + mu2, ‘to blow’)[7].

tumu-

  (cf., tu15-)[8].

tumu2,3

   (cf., tum2,3)[9].

tumu4

  (cf., tum4)[10].

Rileggo dal tomo I , 5 21.03:

Questa è la primavera dell’anno che mi farà compiere 69 anni, con la prima cifra che entra nella seconda come un uomo entra nella donna; 69 è il bisex perfetto! E, lo vedo per la prima volta: il 9 non è il limite sulla morte 10, X, ma è nove, nu.ve, dove nu è ‘immagine’ (di uz, ‘fine’), che incontra ve di ver. 9 infatti è donna, non danno, ma fonte di vita!

ilimmu

nine ([no: ia2 /i2, ‘five’, + limmu, ‘four’]; ma: il-im-mu, ‘Dio-vento-nome che dà nome ai nomi’ )[11].

IM…dirig

  (cf., ni2…dirig; dungu) [12].

ni2-dirig (-/ak/)

the fear of god (‘fear’ + ‘god’ + genitive)[13].

ni2- [IM] …dirig

  to sail (‘self’ + ‘to flow over’; ni2 reading from Alster, Sumerian Proverbs [sé stesso detto dal dio Vento!][14].

digir, dingir

   god, deity; determinative for divine beings (di, ‘decision’, + gar, ‘to deliver’ –meglio: di, dio, gir, ‘fuoco, luce, g, andare, via, -ir’ e di, dio, in, entra, gir, fuoco andare; il dio può andare senza entrare ad indeizzare, digir, e può andare dentro nell’animizzato per portare il suo me, la sua parola)[15].

tu15…dirig

  (cf., ni2dirig)[16].


 


 


[1] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 124.

[2] Atti degli Apostoli 6,8-15. 
In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potere, faceva grandi prodigi e miracoli tra il popolo. 
Sorsero allora alcuni della sinagoga detta dei "liberti" comprendente anche i Cirenèi, gli Alessandrini e altri della Cilicia e dell'Asia, a disputare con Stefano, 
ma non riuscivano a resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava. 
Perciò sobillarono alcuni che dissero: "Lo abbiamo udito pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio". 
E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo trascinarono davanti al sinedrio. 
Presentarono quindi dei falsi testimoni, che dissero: "Costui non cessa di proferire parole contro questo luogo sacro e contro la legge. 
Lo abbiamo udito dichiarare che Gesù il Nazareno distruggerà questo luogo e sovvertirà i costumi tramandatici da Mosè". 
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo. 

[3] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 275.

[4] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 108.

[5] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 108.

[6] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 208.

[7] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 282.

[8] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 282.

[9] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 282.

[10] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 282.

[11] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 124.

[12] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 124.

[13].John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 195.

[14] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 195.

[15] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 43.

[16] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 278.

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