ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 05 Maggio 2017 18:03

Mostra Moro e Taranto: dagli anni della giovinezza alle visite istituzionali

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Tutto pronto per l’inaugurazione della mostra storico-documentaria dedicata ad Aldo Moro,”Moro e Taranto: dagli anni della giovinezza alle visite istituzionali” che si terrà  domani, sabato 6 maggio 2017, nella Galleria del Castello Aragonese. Il taglio del nastro sarà preceduto da un incontro che si terrà alle ore 1730 nel salone degli Specchi di Palazzo di Città, e che metterà in luce il rapporto di affetto tra Moro e la città di Taranto, niente affatto dimenticata.

Il Comitato scientifico, composto da: Vittorio De Marco - ord. di storia contemporanea Università del Salento, Lucia D’Ippolito -  direttore dell’Archivio di Stato Taranto, Mariolina Alfonzetti - vicedirettore dell’Archivio di Stato di Taranto,  Michele Durante - già direttore dell’Archivio di Stato di Taranto, Pasquale Castellaneta - dirigente scolastico Liceo Classico “Archita” e Fra Francesco Zecca  - guardiano Convento di San Pasquale in Taranto, ha profuso grande impegno nella realizzazione della mostra, che è il frutto di un attento lavoro di ricerca.

 

L’obiettivo: mettere in evidenza i momenti significativi della permanenza di Aldo Moro a Taranto e le visite istituzionali che egli compì da statista nella città bimare tra il 1964 e il 1967.

Sono stati consultati alcuni archivi locali e contattati archivi privati e nazionali: l’Archivio di Stato di Taranto, l’Archivio Storico Diocesano, l’Archivio del Liceo “Archita”, l’Archivio diocesano dell’Azione Cattolica. Gli archivi personali del prof. Renato Moro, della dott.ssa Agnese Moro, dell’avv. Mario Bruno Fornaciari, dell’avv. Nicola Lazzaro, del dott. Giuseppe De Vito e la fototeca dell’Archivio Mazzarino. Hanno collaborato a livello nazionale l’Archivio Flamigni di Roma che possiede un Fondo archivistico e fotografico di Aldo Moro e l’Archivio dell’Istituto Luce.

La mostra è divisa in sette sezioni che comprendono complessivamente 30 pannelli.

La prima sezione è dedicata alla Città tra anni ’20 e anni ’30, nel periodo in cui la famiglia Moro visse a Taranto; i pannelli illustrano i momenti sociali politici ed economici più significativi di quel ventennio caratterizzato dal regime fascista.

Nella seconda sezione si offre un breve profilo della famiglia di Aldo Moro: il padre Renato, regio ispettore scolastico che approda a Taranto nel 1923 dopo essere stato in carica ad Altamura, Maglie e Potenza; il fratello pediatra del padre Lucio, che già viveva a Taranto dai primi anni del Novecento, la moglie Maria Fida Stinchi, di origine calabrese e gli altri fratelli di Aldo.

La terza sezione ha messo a fuoco la formazione scolastica di Aldo con un accenno alle scuole elementari e con una maggiore attenzione alla formazione umanistica nell’ambito del Liceo-Ginnasio “Archita” che frequentò dal 1926 al 1934 con ottimo profitto.

La quarta sezione è stata riservata alla formazione spirituale: Aldo Moro col fratello Alberto dal 1927 frequentò il circolo giovanile “San Francesco d’Assisi”, ospitato nel convento di S. Pasquale dei frati minori; qui visse anche l’esperienza dei “gruppi del Vangelo” e i noti “fatti del ‘31” che videro lo scioglimento temporaneo dei circoli giovanili cattolici in tutta la nazione da parte del regime fascista.

Nella quinta sezione si sono voluti ricordare almeno tre amici tarantini che mantennero nel tempo rapporti di amicizia ed epistolari con Aldo Moro: il futuro giornalista Giannino Acquaviva, a quel tempo giovanissimo aspirante del circolo “san Francesco d’Assisi”, il compagno di scuola e di “banco” nel Liceo-Ginnasio “Archita” poi avvocato Mario Bruno Fornaciari e l’avvocato e futuro presidente della provincia di Taranto Nicola Lazzaro suo commilitone durante il servizio militare.

La sesta sezione riporta alcuni contatti che Aldo Moro ebbe tra la fine degli anni ’30 e i primi anni ’60 con gli arcivescovi Ferdinando Bernardi e il successore Guglielmo Motolese e con don Giovanni Caroli assistente ecclesiastico della Fuci.

L’ultima sezione, la settima, dopo aver presentato un panorama della città di Taranto che si appresta a vivere la sua “rivoluzione industriale” con l’avvento del IV Centro Siderurgico, l’impianto Shell ed altre industrie di contorno, mette a fuoco tre importanti visite istituzionali di Moro a Taranto nel novembre 1964 e nel maggio e ottobre 1967.

La mostra resterà aperta al pubblico nella Galleria comunale dal 6 al 19 maggio.

Successivamente sarà a Roma nella Galleria Alberto Sordi (già Galleria Colonna) in via del Corso nei pressi di Montecitorio dal 27 giugno al 19 luglio. A fine settembre verrà riproposta a Taranto nella sede dell’Università “Aldo Moro”.

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