Poi non ce la fai e allora scrivi. Ecco a Catania ennesimo barcone di migranti. Si parlava di un bambino ucciso perché non aveva dato il suo cappello da baseball al trafficante, poi si sa, quando la salma arriva al porto che è un giovane di 21 anni. Per noi sarà sempre sempre un bambino, un figlio, un anima. Chi ricorda le stragi e i genocidi? Tutti ci rifacciamo la coscienza pulita nei giorni della Memoria dell’olocausto, ma il Papa ieri ha ricordato che siamo di fronte a una tragedia che eguaglia la Seconda Guerra Mondiale.
E tutti i genocidi moderni? Chi può scordare la Serbia in Bosnia? Chi ricorda il Darfur nel Sudan questa querra dimenticata? Solo 15 anni ci separano dal genocidio dove tribu stanziali di africani neri (peraltro mussulmani) furono decimati in 400 mila; il film Darfur del 2009 che parla di giornalisti in missione internazionale che assistono a vere e proprie atrocità contro donne e bambini, fa pensare che le feroci scorribande dei Janjawid(letteralmente "demoni a cavallo", reclutati fra gli Abbala) di etnia araba siano legate legata alle scorribande dell’Isis con la stessa aggressività ideologia e la stessa virulenza atrocee contro i bambini e le donne. Chi scappa dall’orrore, dalla sete, dalla fame, è un onda inarrestabile che non possiamo reprimere, altrimenti siamo alla stessa stregua degli assassini da cui fuggono.
Lo stesso Gentiloni nel prendersi l’apprezzamento di Junker per avere l’Italia salvato la faccia e l’onore sui migranti a tutta l’Europa ha detto una cosa condivisibile, non capire che questo è un flusso inarrestabile è stupido e persino dannoso perché ci fa perdere tempo mentre dovremmo muoverci per trovare soluzioni ai conflitti internazionale, combattere l’odio, e trovare lo spirito della convivenza. Questo significa anche non consentire che sui migranti vi sia chi speculi e chi guadagni...sorgono a migliaia cooperative sociali che trovano affidamento diretto da parte dei Comuni e la vicenda di Roma oramai a sentenza lo dimostra, cosi come c'e qualche neonata OGN attualmente chiaccherata, anche se non bisogna sparare sul mucchio come abbiamo scritto noi, titolo successivamente preso dalle dichiarazioni di Renzi.
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