Quelle rimaste in piedi sono Cito a prescindere e Cinque Stelle tra i veleni, come Venere nascente sul sangue di Crono. Cito, dove vale il cognome, pare attenzionato da Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, anche Fitto lo guarda essendo forse in uscita Floriana De Gennaro.
Ora se Cito da solo vale 18% (secondo un sondaggio ma è anche quello che raccolse al primo turno la volta scorsa) resta sempre la famiglia del geometra da battere, ma a complicare tutto è la discesa in campo del M5S che contende al PD la leadership politica a livello nazionale. Sti cazzi! Un sondaggio di due mesi fa lo dà al ballottaggio con Cito, se così fosse tutti i partiti al di sotto di tale linea sarebbero asfaltati.
Ecco perché leggo su Taranto Buonasera che Emiliano fa pressing su Capriulo e Liviano e guarda anche a Bitetti come per dire alla Bersani “ragazzi ma che stiamo a pettinare le bambole?”. L’idea di convogliare tutti attorno al candidato Melucci del Pd e sperare.
Certo l’altra volta c’era la macchina da guerra del pediatra, ora appare un deserto con all’orizzonte panzer che arrivano nella polvere, si salvi chi può. A Domenica prossima.
Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore