Uno degli ultimi deceduti in ordine di tempo porta il nome di un 18enne musicista, Armando Canizales, ucciso nel corso di una manifestazione a Caracas.
All’indomani della sua morte, Gustavo Dudamel, uno dei più famosi direttori d’orchestra contemporanei, attacca il Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, per la repressione in corso.
“Ho condiviso con lui nove anni della mia vita, mi rende triste che non sia riuscito a godere di tutta la sua (vita): un mese fa, aveva compiuto 18 anni”.
Dudamel ha postato su Facebook un appello intitolato “Alzo la voce”, in cui critica aspramente l’operato governativo, contrariamente a quanto fatto sinora.
Il motivo delle proteste che hanno portato a numerosi scontri in piazza è il tentativo della Corte Superema di eliminare il Parlamento, dove il fronte anti-Maduro è forte e radicato.
le donne contro Maduro
Un fiume di donne, tutte vestite di bianco e armate solo di garofani e cartelli, per sfidare il potere. Di scena a Caracas la “marcia delle mujeres“venezuelane contro la repressione di
Nicolas Maduro che ha provocato finora decine di morti in un paese ormai in preda all’anarchia piú totale e che di fatto sta esplodendo non solo di rabbia. “Vogliamo le elezioni perché vogliamo mandarlo via con il nostro voto – dice Soraya Sanchez – lui non vuole, ma sa che sta perdendo, il suo livello di impopolarità nel Paese ha raggiunto l’85%. Un qualcosa che l’ex presidente Chavez non ha mai avuto. Io non sono Chavista, sono all’opposizione e lui non deve fare l’asino, ma riconoscere lo stato delle cose e sapere che è giunto il momento di andarsene”.
A capo dell’iniziativa delle donne venezuelane, la italo venezuelana Lilian Tintori in prima fila nella lotta contro il chavismo e in difesa del marito, Leopoldo Lopez, uno dei leader dell’opposizione, da tre anni in un carcere di massima sicurezza e del quale ne chiede la liberazione.
Hoy, los corredores salieron a trotar por Caracas vestidos de negro en protesta pacífica contra la dictadura ¡Resistencia! pic.twitter.com/BmfctDAYHm
— Lilian Tintori (@liliantintori) 7 maggio 2017
Hoy, las mujeres logramos en casi toda Venezuela que la FANB bajara las armas sin violencia ¡Resistencia pacífica! #MujeresALaCalle pic.twitter.com/ywWWaWWh9t
— Lilian Tintori (@liliantintori) 7 maggio 2017
Solo en Aragua la dictadura reprimió la protesta pacífica de las mujeres con gases lacrimógenos ¡No más represión! #MujeresALaCalle https://t.co/QgtC1iLAw6
— Lilian Tintori (@liliantintori) 7 maggio 2017
En Portuguesa, Maturín, Anzoátegui, Lara, Carabobo, Nueva Esparta, Cojedes, Delta Amacuro y Yaracuy protestamos en paz #MujeresALaCalle pic.twitter.com/5roljTlKXR
— Lilian Tintori (@liliantintori) 7 maggio 2017
La venezolanas alzamos las voces contra la represión en Zulia, Guárico, Bolívar, Falcón, Sucre, Miranda Táchira y Mérida #MujeresALaCalle pic.twitter.com/f8kRBNW5nV
— Lilian Tintori (@liliantintori) 7 maggio 2017
En Caracas salimos con firmeza, y a pesar de que la GN no nos dejó pasar no hubo violencia porque nuestra lucha es pacífica #MujeresALaCalle pic.twitter.com/FYxLRjpybe
— Lilian Tintori (@liliantintori) 7 maggio 2017
Felicito a las valientes mujeres que salieron a la calle a protestar ¡Queremos un mejor país y pronto lo vamos a lograr! #MujeresALaCalle pic.twitter.com/hRGSe8LWIG
— Lilian Tintori (@liliantintori) 7 maggio 2017
Hoy #6M las venezolanas demostramos con valentía en todo el país que luchamos por un país en libertad ¡No más represión! #MujeresALaCalle pic.twitter.com/7wweEIK4wi
— Lilian Tintori (@liliantintori) 7 maggio 2017
¡Las mujeres estamos resteadas y seguimos resistiendo en paz! https://t.co/NO8XcHikQO
— Lilian Tintori (@liliantintori) 6 maggio 2017
Somos millones de mujeres a nivel nacional pidiendo lo mismo: No más Represión! #MujeresALaCalle pic.twitter.com/k1SlFR4SaL
— Lilian Tintori (@liliantintori) 6 maggio 2017
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