"Sea-Watch - ha affermato il portavoce della marina libica Ayoub Qassem - ha cercato di ostacolare le operazioni del Guardacoste in acque territoriali libiche, e voleva prendere a bordo i migranti con il pretesto che in Libia non sono al sicuro".
La versione della Ong è per adesso affidata a un brevissimo filmato piazzato su Twitter: "Questo pattugliatore libico finanziato dall'Unione europea è quasi finito contro la nostra nave di soccorso civile", recita il titolo che accompagna il video. I migranti, intercettati al largo di Sabratha, sono stati successivamente trasferiti in una base navale in Libia.
— Sea-Watch (@seawatchcrew) 10 maggio 2017
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