Un’auto danneggiata e un muro annerito il bilancio dei danni. Negli uffici tanta paura ma sono rimasti aperti. Sono stati gli stessi dipendenti di Poste a spegnere l’incendio con un estintore, prima che arrivassero i pompieri che hanno una stazione a pochi metri.
I testimoni hanno avvertito due scoppi ma gli inquirenti hanno spiegato che si tratta di un solo ordigno, il primo suono è l’innesco, il secondo la benzina.
Il gesto è dimostrativo, gli inquirenti seguono anche la pista dei gruppi anarco-insurrezionalisti che in passato hanno rivendicato azioni contro Poste dato il ruolo della loro compagnia aerea nel trasferimento dei migranti per conto dello Stato. L’area è videosorvegliata e non si esclude che un pedone abbia gettato il pacco da fuori.
Non risultano feriti, solo un'auto danneggiata. I rilievi della polizia scientifica sono terminati poco dopo le 14. La zona, subito dopo la deflagrazione di un ordigno, era stata messa in sicurezza dalle Volanti della Polizia di Stato, in attesa degli artificieri che, giunti poco dopo, hanno effettuato la bonifica. Delle indagini si stanno occupando gli investigatori della Digos.
L'ordigno - inizialmente si parlava di due - era posizionato intorno a veicoli parcheggiati nei pressi dell'ufficio postale. Si tratta di "un ordigno rudimentale che ha un temporizzatore e ha dato l'innesco a una bottiglia di benzina", ha spiegato il dirigente di Polizia di Stato Massimo Improta.
L'ordigno era radiocomandato? "Assolutamente no, c'era un temporizzatore, un timer per uso da cucina". "E' prematuro parlare di piste", ha aggiunto Improta. Che sulla possibilità di un collegamento con l'esplosione avvenuta qualche giorno fa in un ufficio postale di via Laurentina, ha spiegato: "Non sono io la persona che può dare queste indicazioni, ci sono delle attività di polizia giudiziaria in atto".
"Si è trattato di un gesto dimostrativo perché è stato collocato vicino all'ufficio postale ma non poteva fare più di tanto danni", ha detto un investigatore della polizia presente sul posto. Gli investigatori ora stanno esaminando le immagini delle telecamere presenti nella zona per verificare se hanno registrato il momento della collocazione dell'ordigno.
"Abbiamo sentito un forte boato" ha raccontato all'Adnkronos una testimone che lavora di fronte all'ufficio postale di via Marmorata. "Pensavo - ha aggiunto - fosse un mobile caduto dal piano superiore. Non ho visto fiamme, ma il botto è stato forte".
Come sempre sul web si è scatenata l’ironia dei romani.
Solidarietà col compagno ispettore della scientifica che deve da capì quale delle buche è quella dell'#esplosione.
— Giuliano L'Apostata (@L_Apostata) 12 maggio 2017
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