Lo conferma il Rapporto annuale 2017 dell'Istat secondo il quale, per quanto riguarda l'accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini, influisce il non aver recuperato i livelli di reddito conseguiti prima della recessione.
La quota di persone che hanno rinunciato a una visita specialistica negli ultimi 12 mesi, perché troppo costosa, è cresciuta tra il 2008 e il 2015 dal 4 a 6,5% della popolazione. Il fenomeno è più accentuato nel Mezzogiorno, sia come livello di partenza sia come incremento (dal 6,6 a 10,1%).
Tra i gruppi sociali le diseguaglianze nelle condizioni di salute sono notevoli. Nel gruppo della classe dirigente 3 quarti delle persone si dichiarano in buone condizioni di salute, mentre in quello più svantaggiato di anziane sole e giovani disoccupati la quota scende al 60,5%.
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