ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 29 Maggio 2017 06:19

Capriulo: «Taranto ha futuro, ma ci vuole competenza ed una visione strategica»

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Riceviamo e Pubblichiamo - La lista “Per – Diamoci del NOI” Passione, Etica e Responsabilità, presenta la sua vision strategica di futuro per la città di Taranto; fondata sui concetti di sviluppo sostenibile e multi-attrattivo, sul risanamento ambientale degli impianti produttivi e sul rilancio dell’economia ionica, in modo che possa superare la monocultura dell’acciaio.

È questo l’incipit lanciato dal consigliere comunale uscente nonché capolista di “Per – Diamoci del Noi”, Dante Capriulo, nel corso della conferenza stampa organizzata in mattinata presso Corso Due Mari.

Oggi illustriamo come sia necessario avere una visione strategica per questa città – afferma -. Siamo qui in questo suggestivo angolo della città di Taranto, crocevia nella storia locale di vari insediamenti e momenti topici, dalla presenza della Marina Militare e dall’inaugurazione del Canale navigabile, allo stesso ponte girevole, senza dimenticare l’importanza storica e paesaggistica delle isole Cheradi che si possono scrutare in lontananza e, sullo sfondo, Palazzo di Città, sede del Comune di Taranto. Da questo scorcio si può ammirare un po’ tutto di quella che rappresenta la nostra idea progettuale che deve guardare ai prossimi mesi di amministrazione”.

A tal proposito Capriulo, a nome della lista, afferma di avere “idee e proposte chiare” in merito a tutto quanto debba essere posto in essere per governare Taranto nei prossimi 5 anni. Relativamente a ciò, ricorda la delibera proposta in Consiglio comunale, il 26 giugno del 2015, in qualità di capogruppo del gruppo consiliare “Noi Democratici – Per le città che vogliamo”. La delibera in questione, avente ad oggetto la creazione di una “Città del Mare”, fu approvata all’unanimità e si innestava nell’alveo dei finanziamenti previsti dalla legge nazionale n. 20 del 2015 per quanto concerne la valorizzazione dell’Arsenale della Marina Militare. Impegnava il Sindaco a rappresentare la volontà espressa nell’atto di indirizzo, impegnando “la presidenza del Consiglio Comunale ad inviare il presente atto - si legge nel testo della delibera - al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro della Difesa, al Presidente della Regione Puglia. Nel testo della delibera, così come sottolineato oggi in conferenza stampa, si evidenziava l’importanza insita nel riottenere, da parte del Comune di Taranto, l’uso di alcune aree demaniali dismesse. In particolar modo “pensiamo al riutilizzo per finalità attrattive e come volàno del turismo, della stazione Torpediniere nonché di parte del water-front di Mar Piccolo, con strutture a terra attualmente in possesso dell’Arsenale”. Sempre nella stessa iniziativa si innesta la creazione di poli museali turistici legati al mare, come peraltro previsto dalla legge n. 20/2015. “Su questo vorremmo insistere – precisa - affinché la Marina Militare liberi alcune aree demaniali”. Nel progetto di creazione d’un polo museale un ruolo cardine avrà la valorizzazione dell’ex incrociatore della Marina Militare, Vittorio Veneto, nave in disuso attualmente ormeggiata nel primo bacino del Mar Piccolo senza le dovute bonifiche che possano restituirla alla fruibilità, rendendola un museo navale. Ciò avverrebbe “sull’esempio di molte città europee; ci sono esempi in Francia, Grecia nel Pireo, in Belgio ed in Inghilterra, dove ad esempio la Royal Navy ha restituito lo storico incrociatore Belfast della Seconda Guerra Mondiale, attualmente ormeggiato sul Tamigi, alla cittadinanza londinese, rendendolo un museo navale”.

Come specificato da Capriulo, tale discorso rientra in un più ampio concetto di “multi-attrattività della città di Taranto”. Definizione che trova ampio spazio in quella che sarà la programmazione dei primi sei mesi di amministrazione. “Vogliamo realizzare una nuova programmazione strategica per Taranto – ribadisce Capriulo - con metodo partecipato, con un orizzonte di breve periodo (5 anni) ed uno di medio e lungo periodo (10-20 anni)”. Ruolo nevralgico sarà offerto all’idea di Taranto città Smart, per mezzo della valorizzazione della struttura amministrativa. «L’innovazione e la modernità dovranno essere i cardini della nuova amministrazione – si legge nel programma della lista “PER  Diamoci del NOI” -. Una città innovativa ed europea che sfrutta la tecnologia per fornire servizi innovativi ai cittadini, ridurre i costi, aumentare la trasparenza». In tutto ciò “il Sindaco deve essere propulsore – ha dichiarato in conferenza stampa – di una città che deve essere multi-attrattiva, riuscendo a immaginare più filiere produttive”.

In merito alle competenze del Primo Cittadino per quanto concerne le tematiche sanitarie ed ambientali, Capriulo puntualizza che “l’idea che il Sindaco possa fare di tutto è sbagliata; il Sindaco ha delle competenze limitate. Nell’ambito dei poteri che la legge assegna al Sindaco, di autorità sanitaria locale e per quanto concerne le procedure autorizzative per le attività produttive, bisognerà fare tutto in modo che le innovazioni tecnologiche consentano di produrre senza causare danni alla salute delle persone”. Come si realizza quanto specificato nella pratica? “Può essere perseguito per mezzo dei modelli scientifici di controllo elaborati dall’ISPRA e dall’ARPA, penso ad esempio alla VIIAS (valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario) che devono essere adottate”. Quanto alle ipotesi produttive, Capriulo aggiunge successivamente che la cosiddetta “decarbonizzazione” rappresenta “una delle tante ipotesi avanzate dai tecnici, come emerso ad esempio nel corso del convegno organizzato dall’Ordine degli Ingegneri presso il teatro Orfeo”.

Capriulo è infine intervenuto in riferimento alla decisione, ragionata, di fare un passo indietro appoggiando la candidatura a sindaco di Rinaldo Melucci. La stessa è stata accolta da gran parte dei componenti della lista civica che hanno apprezzato le ragioni alla base della rinuncia a voler correre da soli. “La nostra scelta è stata quella di stare in una coalizione politica più estesa – specifica Capriulo - anziché fare una corsa isolata perché abbiamo la necessità di dialogare, dal punto di vista istituzionale, con la Regione. A tal proposito il nostro accordo è stato sottoscritto dallo stesso governatore Emiliano che si è fatto garante dell’intesa. Bisogna altresì saper dialogare con le istituzioni nazionali, in quanto non possiamo immaginare che la città si isoli rispetto a tali scenari”.  Capriulo si auspica infine che la sua lista possa ottenere un buon risultato perché, qualora ciò dovesse verificarsi, “potremmo offrire il contributo della nostra lista, composta da gente libera, appassionata e competente, in maniera più incisiva nell’ambito della coalizione capitanata da Rinaldo Melucci”.

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