ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 01 Giugno 2017 00:00

Ilva - Vico (Pd): «Governo vigili su occupazione e ambiente» News dal Mise

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“Occupazione, ambiente, piano industriale, innovazione tecnologica degli impianti: su questi punti occorreranno risposte certe e concrete da parte della cordata che si aggiudicherà il Gruppo Ilva.

Gli esuberi ipotizzati dalle cordate sono irricevibili e non coerenti con la ripartenza degli impianti ambientalizzati. Ancor più gravi sarebbero le conseguenze per tutti i lavoratori dell'indotto e degli appalti”.

Così il deputato Dem Ludovico Vico, componente della commissione Attività produttive della Camera.

“Il Piano Ambientale - aggiunge l’esponente Dem pugliese - esige un crono programma dettagliato e meno distanziato nel tempo. L’Aia 2 dovrebbe ripartire innanzitutto dalla copertura dei parchi minerari. Mentre il Piano Industriale deve inoltre prevedere un forte carattere di innovazione tecnologica a garanzia del processo di ambientalizzazione. Inoltre, per quanto riguarda le presunte deroghe salariali, i lavoratori Ilva di tutti gli stabilimenti presenti sul territorio nazionale sono una risorsa per il rilancio della produzione siderurgica diversamente dai casi di Piombino e Terni.

E’ necessario avere la consapevolezza che tale vicenda si muove lungo un crinale molto impervio tra rischi di speculazione industriale e velleitarismi di un ambientalismo ideologico. Per questo il Governo è chiamato ad un di più di vigilanza e responsabilità”.

“Il ministro Calenda - conclude Ludovico Vico - dopo l’incontro con i sindacati, proceda ad emanare il decreto di aggiudicazione, sapendo che da quel momento il Piano Ambientale dovrà essere sottoposto a consultazione pubblica e il Piano Industriale ad accordo sindacale e la commissione antitrust Ue dovrà certificare la posizione non dominante dell’aggiudicatario”.

Questo il comunicato del parlamentare. Intanto dal Ministero fonti assicurano all'AdnKronos che nessuno sarà licenziato o lasciato solo.

"L’organico delle società Ilva oggetto del trasferimento è composto da 14.220 lavoratori ad oggi effettivi, di cui circa 2.400 in cassa integrazione. La differenza tra la situazione attuale e quella post-acquisizione sarebbe dunque dicirca 2.400 persone in più in cassa integrazione". A spiegarlo sono fonti Mise in merito alla proposta presentata dalla cordata ArcelorMittal-Marcegaglia.

In riferimento alle interpretazioni relative alle proposte di acquisto, le fonti precisano "chei livelli occupazionali sono legati a quelli produttivi. La produzione di Ilva è limitata per i prossimi anni a 6 milioni di tonnellate, fino al completamento del piano ambientale. Tale limite costituisce una prescrizione del ministero dell’Ambiente per garantire il rispetto degli standard emissivi".

L’offerta di AM Investco, riferiscono le stesse fonti, "prevede l’assunzione di 9.407 lavoratori, mentre resterebbero in cassa integrazione nell’amministrazione straordinaria 4.813 persone".

Questa offerta, rilevano, "è suscettibile di miglioramento per espressa dichiarazione di disponibilità dell’offerente e sarà oggetto di un confronto con i sindacati nella trattativa per il raggiungimento dell’accordo sindacale. Si rammenta che tale accordo è condizione sospensiva per il trasferimento all’acquirente dell’azienda".

In ogni caso, sottolineano le fonti del Mise, "tutti i lavoratori che non verranno assunti dall’acquirente rimarranno in capo all’amministrazione straordinaria per tutta la durata del programma e potranno essere impiegati nelle attività di decontaminazione che saranno eseguite dalla procedura". Insomma, "nessun lavoratore sarà dunque, in ogni caso, licenziatoe/o lasciato privo di protezione".

Intanto, a conclusione del consiglio di fabbrica, uno sciopero di quattro ore (le ultime del primo turno) è stato proclamato per domani (oggindr)  mattina dai sindacati dell'Ilva di Taranto (Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Usb).

Le Rappresentanze sindacali unitarie dello stabilimento siderurgico jonico, il più grande e importante del gruppo, respingono "con forza i numeri degli esuberi presentati da entrambe le cordate nei loro piani che risultano così non negoziabili" e si dichiarano "indisponibili a negoziare sui piani industriali presentati. I piani vanno riscritti garantendo salute, ambiente occupazione e salari".

Rispetto alla convocazione prevista per domani presso il Ministero dello sviluppo economico, Fim, Fiom Uilm Usb invitano tutti lavoratori "all'unità per poter affrontare insieme questa difficile vertenza, chiedendo agli stessi la massima partecipazione alla prima iniziativa di sciopero".

Quest'ultima riguarderà i lavoratori diretti e degli appalti, in concomitanza dell'incontro con presidio sotto la portineria - direzione fino a termine della riunione al Mise. Subito dopo verranno programmate le assemblee e messe in campo ulteriori iniziative di mobilitazione.

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Read 1354 times Last modified on Mercoledì, 31 Maggio 2017 19:34

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