Vittima di un incidente stradale enigmatico, inquietante,incomprensibile, Valeria Mastrojeni, raggiungeva per sempre un’altra dimensione lasciando nel dolore più profondo, mamma Pina e papà Emilio. Da quella tragica notte, venti anni sono trascorsi nell’impegno a sostegno degli obiettivi di prevenzione e giustizia nel superamento delle aberrazioni giudiziarie, per una società più civile e più giusta.
La storia emblematica di Valeria e di tante vittime della strada deve contribuire al miglioramento sociale in una circolarità di rapporto tra ricordo e cambiamento, secondo i principi avviati dall’AIFVS. Il sacrificio di Valeria, creatura bella, brillante e dolcissima, scomparsa impietosamente a soli 17 e mezzo, diviene risorsa di redenzione umana e sociale. L’impegno per un risorgimento morale, contro le tentazioni egoistiche e gli imbrogli, rappresenta un simbolo di riscatto per Messina. Un simbolo che merita di essere tangibilmente ricordato nel luogo in cui il sacrificio è avvenuto.
Ed è nel 20° anniversario dell’uccisione di Valeria e nel suo ricordo che il 20 giugno l’associazione Italiana Familiari e Vittime della strada (AIFVS) promuove in città un evento nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, alle ore 15:30 ‘’Valeria Mastrojeni, 20 anni d’impegno per la prevenzione e la giustizia‘’. "Per ricercare e continuare insieme quei cambiamenti – ha sottolineato Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, presidente nazionale dell’associazione e madre della ragazza – che interessino il nostro territorio in un impegno a tutto campo che ha visto Messina in prima linea fin dall’inizio, a seguito della morte di mia figlia. Abbiamo puntato sulla necessità di un coinvolgimento diffuso – ha spiegato ancora la dottoressa Cassaniti – perché solo insieme, istituzioni e società civile, possiamo prevenire la strage stradale, non dovuta a fatalità ma alla colpevole trasgressione delle norme di persone e istituzioni. Va, pertanto, recuperato il valore dell’osservanza della norma, consapevoli che la prima risorsa per il cambiamento e la legalità siamo noi stessi, operando nei diversi contesti istituzionali e sociali. Molto resta da fare – ha concluso la presidente AIFVS – soprattutto per la prevenzione, che necessita di coordinamento, controlli e informazione formativa, per la quale la scuola non basta: ciascuno deve fare la propria parte, non vogliamo né vittime e né imputati’’.
Nel corso dell’incontro in memoria di Valeria Mastrojeni, sarà presentato il progetto di un’opera, da collocare nel luogo in cui Valeria ha perso la vita: un segno tangibile di un percorso di cambiamento che onora la città.