ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 08 Luglio 2017 00:00

Creiamo una banca pubblica per investire in startup

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Macron, noi micron. Sarebbe il titolo perfetto per raccontare la distanza tra noi e la Francia in tema di startup. Ieri su Agi.it Riccardo Luna ha scrittoquesto post "Startup, sveglia Italia! Siamo fermi al palo".

La nostra è una vera "Emergenza Innovazione", che stiamo provando ad indagare, coinvolgendo i massimi esperti sull'argomento. Ma ci piacerebbe coinvolgere tutti, anche quelli che massimi esperti non sono. Se volete contribuire scriveteci qui:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. A presto. 

Salvo Mizzi è amministratore delegato di Invitalia Ventures, fondo di investimento in venture capital della controllata del ministero dell'Economia. E' stato il primo in queste settimane a parlare di "Emergenza nazionale" per quanto riguarda l'innovazione in Italia. 

Se saranno confermati i dati del primo semestre (75 milioni), quest'anno potrebbe essere il primo dove gli investimenti in startup in Italia diminuiscono sull'anno precedente (-13%). Cosa non va? 
"Una idea di paese, l'innovazione è un interesse strategico nazionale. Ma non è percepita come tale".

Sono 5 anni di legislazione sulle startup. Qualcosa è stato fatto. Basta? 
"Tutto può essere migliorato. Rispetto a 5 anni fa il mondo è cambiato. Dopo Brexit il modello Macron o BPI è il nuovo standard. Tocca competere".

I risultati deludenti della crescita delle startup e degli investimenti in Italia sono da imputare solo alla politica? 
"Assolutamente no. La politica avrebbe potuto fare meglio, ovviamente. Ma il default italiano nel funding delle startup riguarda anche le corporate e i gestori del risparmio privato".

Alcuni cominciano a pensare dopo anni al palo che le startup italiane non siano in grado di scalare perché 'non sono buone'. Che ne pensi? 
"Chi ha detto questo deve chiedere scusa a tutti i talenti che come sistema Italia non siamo stati capaci di finanziare e sostenere". 

Che fare, quindi? 
"Ci serve la BPI italiana e molta moral suasion e pressione "buona" verso gli investitori istituzionali. Non c'è più tempo". (agi)

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