ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 15 Luglio 2017 00:00

Vola il pil, cresce l’occupazione: per Bankitalia l’economia “riprende vigore”

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ROMA – Buone notizie per l’economia del nostro paese. Secondo le proiezioni presentate nel Bollettino diffuso dalla Banca d’Italia, infatti, “il Pil dell’Italia dovrebbe aumentare dell’1,4 per cento quest’anno, dell’1,3 il prossimo e dell’1,2 nel 2019”.

“Rispetto alle stime dello scorso gennaio- aggiunge-, la crescita è stata rivista ampiamente al rialzo, riflettendo l’accelerazione dell’attività economica di inizio anno, nonché sviluppi più favorevoli della domanda estera e dei mercati delle materie prime energetiche”.

Gli investimenti al netto delle costruzioni si espanderebbero più del prodotto, grazie alle condizioni finanziarie favorevoli e alle agevolazioni fiscali. L’inflazione al consumo resterebbe modesta: sarebbe pari all’1,4 per cento quest’anno e all’1,1 il prossimo; nel 2019 salirebbe all’1,6, per effetto di una moderata accelerazione delle retribuzioni.

Secondo Bankitalia, “La ripresa dell’economia mondiale si sta consolidando. Gli scambi commerciali, sostenuti dall’andamento degli investimenti nella maggior parte delle economie, sono in accelerazione dalla fine del 2016. Nei mercati finanziari la volatilità si colloca su valori molto bassi”.

Resta tuttavia elevata l’incertezza sulle politiche economiche a livello globale, che potrebbe avere ripercussioni negative sulle valutazioni degli investitori. Negli Stati Uniti non sono ancora stati definiti i tempi e i dettagli delle misure di espansione fiscale annunciate all’inizio dell’anno. Eventuali iniziative di protezione commerciale potrebbero ripercuotersi sugli scambi internazionali.

Nell’area dell’euro, inoltre, “le ultime indicazioni sono contrastanti: si sono accentuati i segnali favorevoli sulla crescita dell’attività economica, mentre l’inflazione è tornata a sorprendere al ribasso rispetto alle attese dei mesi scorsi. Il Consiglio direttivo della Bce ritiene che mantenere un grado elevato di accomodamento monetario resti necessario per assicurare un aggiustamento durevole dell’inflazione verso l’obiettivo”.

Sul fronte occupazionale, “nel primo trimestre è proseguita la crescita dell’occupazione e delle ore lavorate, nonostante il venir meno degli incentivi alle nuove assunzioni a tempo indeterminato”.

“I dati preliminari della Rilevazione sulle forze di lavoro indicano che nella media dei mesi di aprile e maggio il numero degli occupati è ulteriormente salito, dello 0,2 per cento sul bimestre precedente. Nei mesi invernali le retribuzioni contrattuali del settore privato hanno continuato ad aumentare in misura modesta (0,5 per cento rispetto a un anno prima); quelle di fatto sono cresciute a un ritmo superiore, coerentemente con il miglioramento ciclico”. (agenzia Dire)

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