ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 06 Agosto 2017 00:00

Non licet, non tutto è lecito

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Il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai e disse: «Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. 


Al decimo giorno del settimo mese, farai squillare la tromba dell'acclamazione; nel giorno dell'espiazione farete squillare la tromba per tutto il paese. 
Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. 
Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina, né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. 
Poiché è il giubileo; esso vi sarà sacro; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. 
In quest'anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo. 
Quando vendete qualche cosa al vostro prossimo o quando acquistate qualche cosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. 
Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di rendita. 
Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo; perché egli ti vende la somma dei raccolti. 
Nessuno di voi danneggi il fratello, ma temete il vostro Dio, poiché io sono il Signore vostro Dio». 



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 14,1-12. 
In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. 
Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui». 
Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello. 
Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla!». 
Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta. 
Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode 
che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. 
Ed essa, istigata dalla madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 
Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data 
e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. 
La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. 
I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù.

Amare è doveroso. Però non ogni amare è lecito. Neppure ad un principe!

Vi do, in latino duro: non likiet (licet, dolce) il zumero nun li.ki.te negli elementi da leggere dall’ultimo in fondo, -te pro et-:

nun

  n., prince, noble, master (ni2, ‘fear, respect’, + un, ‘people’ ?) [NUN archaic frequency].

  v., to rise up (n, ‘to be high’, + u5, ‘to mount; to be on of; raised high).

   adj., great, noble, fine, deep.

nun-e

  adv., princely (‘prince’+ locative terminative e [cuore nds].

(d) nun-gal (-e-ne)

  the great gods; the gods of heaven (Akkadian Igigi, perhaps [e forse non] i2, ‘five’ + gi3[DIS]+ gi3[DIS] = ‘the seven, the innumerabile’) (‘prince’ + ‘great’ + plural).

nunuz, nunus

egg(s), offspring; female; woman (cf., na4-nunuz) (reduplicated nuz, ‘egg’) [NUNUZ archaic frequency].

li

to be happy; to rejoice; to sing [LI archaic frequency].

ki

  n., earth; place; area; location; ground; grain (‘base’ + ‘ to rise, sprout’) [KI archaic frequency].

  Prep., where; wherever, whenever; behind .

te, de4

  n., cheeck; skin; membrane; thorn, sting; characteristic symbol, tattoo (cf., temen; me-te) [TE archaic frequency].

  v., to prick, pierce; to dye red; to tattoo (usually reduplicated) (cf., te, de4, teg3; ten/ te-en).

  Emesal dialect interrogative, ‘when?; why?   ’.

 

Il contatto, te, col Signore della città, en, e col tempo, en [nella visione prevalente in Halloran] è taboo per i zumeri.

Qui, in Terra, ki, non è lecito neanche al principe, nun, di convivere con la moglie del fratello fin che il fratello è vivente. Ovvero: non tutto è lecito.

A me piace particolarmente il palindromo li, gioia, e verbo gioire. Ne sono gioioso:

li

to be happy; to rejoice; to sing [LI archaic frequency].

Vi posso condurre nel vento con un passo in Dio, il:

lil2

  n., wind, breeze; breath; infection; haunting spirit (of a place); phantom, ghost; back or open country (reduplicated li, ‘cedar scent’? r.: no! Ma eme gir, giro, di li = lil.) [KID archaic frequency: no! Ki+id, terra-dio].

  v., to infect.

  adj.: haunted.  

Vi posso portar oltre, la, fuori casa, dentro nel color lilla, ‘sopravvissuto’ in italiano:

lil2-la2 (-e-ne)

  wind or storm demon(s) (cf., shu lil2-la2…dug4, ‘to be haunted’; u3-lil2-la2 (-en-na), ‘hole, openig in the ground/lament for the dead’) (‘wind; to infect’ + nominative (?) + plural; Akk., lilu, lilium, lilitu(m)).

Vi posso elevare col più antico nome di Dio, chiaro in bab-il, ‘porta di Dio’ [poi bab-el in ebraico, Babele –che ha perduto Umberto Eco col libro La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea che tanto caldeggiai di ritirare] il:

il5

 (cf., ili5)

il2-la2

  elevation; heigts (‘to raise, to lift up’ + lal, ‘to measure, weigh’; cf., dun3-la2, ‘depression’ and ib2-la2, ‘depression’ and ib2-ba-la2, ‘flat country’) .

Abbondo con citazioni per comprovare che si può non riconoscere l’evidenza:

ila2, ili2, il2

  n., carrier; basket; head load (loan from Akkadian elu(m) III, ‘to raise/be high’; cf., Orel & Stolbova #1102, *’flay- “raise”).

  v., to lift, carry, bear; to gather, deliver, bring; to endure; to support; to promote; to carry forward (in accounting); to be high; a rare OB math. term, to multiply; to shine (il2-i in maru).

  adj., raised, honored, elevated.

(gis) il-lu-ur

 a syllabic writing for gisilluru; a tree, perhaps Melia azedrach, ‘Chinaberry’ (Akk., zanzaliqqu) .

gisilluru, illulu, illar, ilar,

  throw-stick; bow; arc (made from poplar, apple, and oak tree wood) (ila2, ‘to lift’, + ru, ‘to send’).

illu [A.KAL]

  high water, flood; (amniotic) fluid, exudation, resin; reservoir, water basin (designation of soil in land survey texts).

ilimmu

nine ([…]).

Queste ultime dovrebbero far esultare anche un cieco: mu è il nome che nomina, im è il vento, li è gioia, il è Dio.

Soggetto, lu, Dio, il. A.KAL, ‘seme. Prezioso’. -Che venga-am il Signoreen.

-Che venga-am il Preziosokal. Così, la terra di Zumer rivela sé stessa:

kalama, kalam [UN]

  the land (of Sumer); nation (of Sumerians) (kal, ‘excellent’, + eme, ‘speech, speaking’ ? no nds) [KALAM archaic frequency) .

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