Due dei, o meglio il re di tutti gli dei, Giove, e suo figlio Mercurio, si divertono a scombinare le vite del valoroso comandante Anfitrione e della sua bella e onestissima moglie Alcmena, nonché quella del malcapitato e poco valoroso servo Sosia. Ma la giustizia divina, per fortuna, sa sempre come riportare tutto all’ordine, e così Giove e Mercurio ……….
Plauto irrompe nel Mito: “Anfitrione” è l’unica tragicommedia del commediografo sarsinate a soggetto mitologico e racchiude in sé tutta la grandezza di Plauto, dando vita a un testo che permette di giocare al teatro, come afferma il regista Cristiano Roccamo. Con il teatro delle ombre si raccontano le battaglie di Anfitrione e l’amore di Giove per Alcmena. I lunghi monologhi e le parti incerte sono occasioni per creare musiche e canzoni originali riscoprendo il mondo dei cantica; l’equivoco che diventa conflitto tra mortali e divinità si trasforma in musica grazie al lavoro fatto sul ritmo.
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Un allestimento completo che va alla profonda riscoperta del dramma classico. I bravissimi attori protagonisti si divertono a far trasparire tutta la grandezza e completezza delle opere del commediografo sarsinate. Interpretazioni magistrali che mai cadono nel banale sono il primo strumento della bellezza di Anfitrione: nel cast, come già detto, Ettore Bassi, Woody Neri, Massimo Boncompagni, Stefania Medri. Regia di Cristiano Roccamo, adattamento di Luigi Lunari e Cristiano Roccamo, musiche originali di Sara Castiglia, costumi di Gloria Fabbri e Marta Benini.
“Teatro Europeo Plautino” è la compagnia ufficiale del “Plautus Festival”, rassegna ministeriale di teatro classico che si svolge ogni anno dal 1956 a Sarsina (FC), città natale del commediografo latino Tito Maccio Plauto.
I biglietti per gli spettacoli della rassegna sono disponibili dalle 9 alle 22 al Castello Carlo V di Lecce. Costo poltrone 12 euro, gradinate 10 euro. Costo prevendita 0,50.
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Gli altri spettacoli in programma sono il 22 agosto Mario Perrotta con “Odissea”; il 29 agosto la “Leggenda del pescatore che non sapeva nuotare”, regia di Alessandra Fallucchi; il 4 settembre l’ “Orestea” con la regia di Giuseppe Argirò; gran finale il 6 settembre con “Il pomo della discordia” e la Compagnia dei Bambini di Scenastudio (inizio spettacolo alle 20.30).
La rassegna è inoltre arricchita quest’anno da quattro appuntamenti collaterali, due convegni che approfondiscono ulteriormente il tema del Mito e della sua contemporaneità grazie a un progetto sostenuto dalla Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo Cultura e Turismo). Il primo appuntamento il 12 agosto alle 19, presso il Teatrino dell’ex Convitto Palmieri di Lecce; il secondo sarà invece – stesso luogo e stessa ora - “La contemporaneità dei linguaggi attraverso il mito”: relatori Annarita Miglietta, docente di Linguistica italiana presso l'Università del Salento (“Il linguaggio del Mito ieri e oggi”); Alessandro Machìa, regista teatrale (“Cosa c'entra tutto questo con Dioniso?” Il tragico e il sacro da Eschilo alle riscritture contemporanee della tragedia greca”); Anna Maria Colaci, docente di Storia della Pedagogia presso l'Università del Salento (“Dal mito della caverna alla pedagogia degli oppressi. Per un'educazione alla libertà”); Cristiano Roccamo, direttore artistico del “Plautus Festival” (“Dualità del Mito e contemporaneità del dramma classico”). Introduce Carla Guido, direttore artistico della rassegna.
Due reading sono previsti invece dall’ 11 al 13 settembre dalle 19 alle 21 presso la Fondazione Palmieri con “I canti del mare” (voci recitanti Michela Leopizzi, Agnese Perrone e Alberto Sgobba) in contemporanea a “Iconae” (esposizione di Mario Pellegrino), e il 28 e 29 settembre dalle ore 16 alle ore 20 nel Teatrino del Convitto Palmieri con il workshop “Il movimento del corpo e la vocalità nel dramma antico”, a cura del regista Antonio De Carlo e dell'attrice Carla Guido; attività culturali, queste, che vedono invece il sostegno della Regione Puglia.
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