L'uno, quello di Caronia, in provincia di Messina, è stato tratto in arresto perchè alle ore 19:00 circa, di ieri, mentre era in atto la processione, l’uomo faceva capolino fra le persone, cercando di occultare, fra la calca, la sua presenza.
Ad un certo punto era un semplice gesto d’intesa fra il Comandante ed due suoi Carabinieri che attivava la trappola. Così i Carabinieri, giocando d’astuzia, sfilavano dalla strada principale per avere favorevole postazione in un adiacente viuzza ove entravano senza essere notati e, quando il drappello d’Autorità - che segue la statua – scorreva seguito a stretto contatto dalla moltitudine dei fedeli, gli veniva a tiro il reo.
Il soggetto veniva così accerchiato, allontanato dalla processione e condotto alla vicina Caserma dove allo stesso veniva contestato il fatto che il partecipare alla processione in onore del Santo Patrono era un’evidente violazione della prescrizione di non partecipare alle pubbliche riunioni che fa parte dei precetti imposti dalla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno.
L'alttro episodio e di oggi, pochi minuti fa. I Carabinieri della Stazione di Aci Castello hanno arrestato, nella flagranza, un 35enne di Catania per violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno. La voglia di mare ha tradito l’uomo che, ieri pomeriggio, è stato fermato dai militari mentre, a bordo di autovettura ed in compagnia di altre persone, percorreva il lungomare di Aci Castello. L’arrestato, in attesa del giudizio per direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza.