ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 14 Settembre 2017 05:18

Taranto - Chiama 'mercenari' i poliziotti, il SAP lo diffida, lui «mi fermo...Faccio ammenda»

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Col titolo Il “manuale del buonista” di Luigi Pignatelli sulla Polizia di Stato. Lo abbiamo diffidato e vi spieghiamo il perché, il sindacato autonomo della polizia chiede conto su quanto scrive il responsabile dell'Arcigay sullo sgombero di Piazza Indipendenza a Roma, quello che segue è il loro comunicato stampa

 

Abbiamo letto il comunicato diffuso alla stampa locale e nazionale da parte di Luigi Pignatelli, nel quale “loda” le forze di Polizia, ammettendo di aver utilizzato talvolta termini forse poco appropriati. Lo stesso, nelle sue righe, fa un quadro sull’efficienza e la professionalità dei colleghi poliziotti di Taranto e provincia.

La natura della sua nota stampa non è da attribuire – come lo stesso scrive – “ai recenti avvenimenti di cyberbullismo che lo hanno visto protagonista”, bensì alla lettera raccomandata che il Sindacato Autonomo di Polizia, nella persona del Segretario Generale Gianni Tonelli, ha indirizzato allo stesso e in cui gli si chiedeva simbolicamente, a titolo risarcitorio, un euro per ogni poliziotto denigrato nel comunicato stampa a sua firma, in seguito agli sgomberi avvenuti a Roma in piazza Indipendenza (per un totale di 100.000 euro per 100.000 poliziotti).

Il Pignatelli in quell’occasione - non ci è dato sapere a quale titolo – diffondeva a mezzo stampa un comunicato nel quale accusava i colleghi di essere “mercenari che hanno compiuto tale gesto per portarsi la pagnotta a casa”. Come potrete leggere nella lettera che gli abbiamo indirizzato e che alleghiamo, abbiamo spiegato al signor Pignatelli che i colleghi hanno eseguito un ordine legittimo dettato dall’Autorità, in una situazione di illegalità.

«Troppo facile fare mezzi passi indietro – commenta Gianni Tonelli, Segretario Generale del Sap – ma i poliziotti sono brave persone che rischiano la vita in strada per fare del bene. Compreso quello del signor Pignatelli. La parola “mercenario” è stata utilizzata in maniera offensiva e poi limata nella nota successiva, addirittura attribuita a sé stesso. Ne prendiamo atto signor Pignatelli, e se lo scopo era quello di avere visibilità e fare marketing per la sua mercede, questa è stata la sua occasione»  

Qui di seguito la diffida inviata formalmente a Luigi Pignatelli.   

Questa O.S., in considerazione   della   propria  funzione esponenziale e rappresentativa di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, ritiene doveroso stigmatizzare le affermazioni che la S.V. ha recentemente diramato tramite comunicato stampa inviato presso molteplici testate giornalistiche e poi pubblicate a livello nazionale, contro l'onore, il decoro e la dignità di tutti gli operatori delle forze dell'ordine.In particolare, relativamente allo sgombero di Piazza Indipendenza in Roma, del 24 agosto u.s.riteniamo altamente lesiva l'espressione: «Dimissioni immediate di chiha dato mandato a quei mercenari di usare gli idranti, caricare e minacciare imigranti. Sì, mercenari! Tale è chi esegue un ordine così vile per portare la pagnotta acasa.»Ebbene, reputiamo quasi superfluo dover rammentare che l'azione posta in essere dai poliziotti ivi chiamati ad eseguire un ordine legittimamente dato dall'Autorità rientra tra i doveri d'ufficio che gli operatori delle forze dell'ordine devono necessariamente eseguire. 

Tuttavia, non appare ammissibile consentire - pure nell'ambito del diritto di critica - di qualificare come "mercenari" delle donne e uomini che servono quotidianamente il proprio Paese, con immensi rischi per la propria incolumità fisica e con stipendi tra i più bassi d'Europa in rapporto al costo della vita in Italia, privi ormai da anni del legittimo rinnovo contrattuale e con scarsi e inadeguati mezzi per poter svolgere in sicurezza la propria attività istituzionale.

Inoltre, il SAP non può tollerare che gli operatori di polizia vengano mediaticamente calunniati come soggetti soliti minacciare i migranti, soprattutto considerando l'assenza di fondamento fattuale e giuridico su tale assunto.

Per tali motivi, il sottoscritto dott. Gianni Tonelli, in qualità di legale rappresentante del Sindacato Autonomo di Polizia intende tutelare l'immagine, l'onore e la reputazione di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, ingiustamente lesi dalle Sue pubbliche dichiarazioni, delle quali dovrà assumersi la piena responsabilità in tutte le sedi di giustizia, anche sotto i profili penalistici e civilistici.

Con la presente, pertanto, vista la funzione costituzionale e rappresentativa di categoria che svolge il Sindacato Autonomo di Polizia La diffidiamo dal voler rettificare la precedente dichiarazione lesiva, riservandoci il diritto di agire in ogni sede competente, invitandola sin da ora al risarcimento dei gravi danni subiti che siquantificato in non meno di € 100.000,00 - volendo considerare simbolicamente la cifra di circa 1 euro quale danno morale per ogni appartenente alla Polizia di Stato.

Riceviamo un comunicato dell'associazione Hermes Academy " È tempo di fermarmi, respirare e guardarsi dentro" 

Sulla pagina fb dell’artista, educatore e militante Luigi Pignatelli leggiamo:

«Da diversi anni ho modo di vivere quotidianamente situazioni problematiche, in cui il confine tra giusto è sbagliato (sempre che si vogliano dare per assolute le definizioni per convenzione associate ai due termini antitetici) è labile. Stiamo vivendo un momento storico assai difficile, in cui la libertà di pensiero non poche volte trascende in diffamazione e calunnia. Negli ultimi tempi ho imparato che posso esprimermi solo su ciò che tocco con mano. Ritengo doveroso ricordare che gli/le/* operatori/trici/t* delle forze dell’ordine hanno il dovere d’ufficio di eseguire un ordine dato dall’Autorità. Essi/e/* sono donne, uomini e agender che servono quotidianamente il nostro Paese, con immensi rischi per la propria incolumità fisica e con stipendi tra i più bassi d’Europa in rapporto al costo della vita in Italia, privi/e/* ormai da anni di legittimo rinnovo contrattuale e con scarsi e inadeguati mezzi per poter svolgere in sicurezza la propria attività istituzionale. Come spesso sottolineo nei miei comunicati stampa e ogniqualvolta ne ho l’opportunità, a Taranto e nell’intera provincia gli/le/* operatori/trici/* delle forze dell’ordine sono estremamente sensibili ed empatici con i/le/* migranti e con tutte le minoranze (compresa quella che rappresento). Sono certo che il medesimo atteggiamento viene assunto dai/dalle/da* colleghi/e/* di altri comuni italiani. Chiedo scusa se, in passato, posso aver usato delle espressioni facilmente fraintendibili. Il linguaggio (verbale, paraverbale e scritto) dovrebbe rappresentare un ponte tra il sé e l’altro da sé e quando, al contrario, genera conflitti occorre fermarsi, respirare e guardarsi dentro. È tempo per me di fermarmi, respirare, guardarmi dentro.»

L’attore e poeta tarantino fa riferimento ai recenti episodi di cyber bullismo che lo vedono protagonista e, soprattutto, alle proprie dichiarazioni in merito allo sgombero di Piazza Indipendenza.

«Io sono mercenario quando recito dietro pagamento. – aggiunge Pignatelli – Io sono mercenario quando offro prestazioni sessuali in cambio di denaro. Io sono mercenario quando offro qualsivoglia servizio in cambio di denaro, compresa una critica. Accanto al lemma “mercenario”, sul vocabolario leggiamo “attività o prestazione in cui gli elementi spirituali o affettivi cedono del tutto di fronte a quelli economici o venali”. Io non obbedirei ad un ordine dato dall’Autorità se l’esecuzione di quell’ordine va contro la mia natura. Ma io conosco (e neppure del tutto) solo me stesso e non posso giudicare l’operato altrui, non posso comprendere il conflitto interiore di chi ha vissuto quei momenti convulsi in Piazza Indipendenza, nell’uno e nell’altro schieramento. Malgrado io sia un formatore, ho ancora molto da imparare sulle parole e sul peso specifico che ciascuna di esse reca con sé. Faccio ammenda.»  

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