La scuola non si tocca, il presidente prende spunto da questa frase condivisibile perché legata al vandalismo parafrasandola e spostandosi su di un altro livello che è quello della scuola che deve essere attenta ai cambiamenti della scienza e della formazione. Ma è soprattutto il vandalismo il punto centrale che tocca davvero la città. L'evento si è consumato nell'aprile scorso e Mattarella rammenta come un intera città si è data da fare per ripristinare la scuola curando le ferite inferte, "quando una scuola viene colpita è colpita l'intera nazione" ha detto il presidente.
Come sottolineava precedente in un video il presidente Emiliano, che ringraziava Mattarella di aver scelto Taranto, il presidente non viene per esprimere denunce, ma evidenziare le problematiche, chiedere impegno e soprattutto il rispetto della Costituzione. E alla costituzione il presidente affida la guida anche per la tutela della salute e dell'ambiente e dell'occupazione sulle quali questioni il "punto di equilibrio spetta" alle istituzioni locali.
La ministra Fedeli tocca un punto che riguarda le periferie - siamo a Paolo VI - dove si deve puntare a far diventare queste realtà scolastiche di eccellenza per evitare la dispersione (a Taranto il 30% si ferma nelle scuole superiori) che per la ministra Fedeli è una sconfitta di tutta la scuola e dalla quale, a nostro avviso, nasce il degrado e il vandalismo. Una sorta di vendetta dell'ignoranza che scarica sulla scuola le proprie frustazioni. Una nutrita presenza di scuole dei paesi terremotati e della Puglia nella città presa come palco per l'inaugurazione dell'anno scolastico.
Chi ha perso la manifestazione può rivederla interamente qui http://www.raiplay.it/video/2017/09/Tutti-a-scuola-f07e189a-2e67-46b5-9396-01bd77a211a6.html
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