All’aspetto visivo non aveva alcuna anomalia che potesse far dubitare sul funzionamento”. Per questo motivo “è assolutamente falso quello che è stato scritto sui giornali”. A dirlo è il direttore della Cardiochirurgia e del Centro Regionale Trapianti di Cuore dell’Ospedale San Camillo di Roma, Francesco Musumeci, nel corso di una conferenza stampa organizzata oggi a Roma in merito alla morte di un uomo di 60 anni avvenuta a seguito di un trapianto di cuore.
MEDICI SAN CAMILLO: PAZIENTE ERA PARTICOLARMENTE CRITICO
“Il trapianto è avvenuto su un paziente particolarmente critico e particolarmente compromesso, un paziente 61enne che era già stato operato al cuore, un paziente diabetico, un paziente che era stato tante volte ricoverato in ospedale per scompenso cardiaco grave”, precisa Musumeci
“Il paziente- ha aggiunto- ha avuto bisogno anche di macchine per aiutare la funzione del cuore e mantenerlo in condizione stabili e ha avuto impiantato anche un defibrillatore. Questo per dare l’idea della criticità del paziente”.
“Tutto è avvenuto secondo quelli che sono i percorsi standard, le linee guida e i percorsi ben definiti a livello nazionale che seguono tutti i centri trapianti. Tutto è stato fatto con grande attenzione e responsabilità, sia da parte dei medici del San Raffaele sia da quelli del San Camillo. Torno a dire che la notizia non assolutamente rispondente alla verità”.
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