ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 05 Ottobre 2017 00:00

Taranto – Sulla vicenda della malaria interrogazione di Vico, e intervento di Gianni Tonelli della Sap

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Registriamo due interventi giunti dall’On Ludovico Vico che ha presentato una interrogazione parlamentare e un comunicato stampa di Gianni Tonelli del Sindacato Autonomo di Polizia

Malaria a Taranto, Gianni Tonelli (Sap): «sono anni che denunciamo la mancanza di cintura sanitaria, i controlli durano una manciata di secondi»

giannitonelli

«Non mi stupisce che proprio a Taranto, città incredibilmente impegnata negli ultimi anni con l’emergenza sbarchi, vi siano sospetti su possibili casi di malaria». Commenta così Gianni Tonelli (su nella foto), Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), la notizia diffusa dai quotidiani locali, relativamente alle quattro persone di nazionalità marocchina, ricoverate presso il reparto malattie infettive dell’ospedale Moscati di Taranto, dopo aver manifestato sintomi presumibilmente riconducibili alla malaria, in seguito accertata.

«In Italia, contemporaneamente alla crescente ondata di sbarchi di migranti, sono apparse malattie debellate 70 anni fa. Non è ovviamente colpa di questa povera gente, ma del fatto che nel nostro Paese i controlli sono sommari e non esiste un’efficace cintura sanitaria – prosegue Tonelli - Questo lo dimostra il fatto che durante gli sbarchi, i casi accertati di malattie altamente infettive non sono stati mai resi noti, se non sulla pelle degli addetti ai lavori che hanno contratto malattie come scabbia e tbc».

Il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), denuncia da circa quattro anni questo scempio che si perpetra solo e soltanto ai danni dei cittadini, resi volutamente inconsapevoli in un’Italia dirottata sull’infausto concetto (prettamente ideologico) di accoglienza. E si sottolinea “infausto” perché questa è più una sottomissione ad accettare qualsiasi cosa (malattie comprese) pur di fare i propri sporchi interessi.

Già nel 2014, Gianni Tonelli, Segretario Generale del Sap, denunciò con interventi pubblici quelle che erano le modalità in base alle quali gli immigrati venivano sottoposti a monitoraggio sanitario. «Sono stato in tantissimi luoghi di sbarco – spiega Tonelli – Sicilia, Calabria, Puglia. Un medico sale sulle navi o li accoglie nei porti, ed effettua un controllo sommario, quasi esclusivamente visivo. Un controllo che dura pochi secondi come abbiamo filmato, dal quale emerge semplicemente l’essere affetti da una malattia che provoca segni visibili, come scabbia o lebbra. Se un migrante è affetto da tbc, hiv, ebola o malaria, non lo si può sapere senza controlli strumentali approfonditi, che di fatto, non avvengono».

«Oggi con questo flusso di arrivi dall’Africa – spiega ancora Tonelli – non è difficile pensare che queste malattie arrivino in Italia, e non basta una semplice profilassi considerando che anche una zanzara tigre può fungere da vettore. Servirebbero misure sanitarie e controlli maggiori, per volontari, addetti ai lavori e operatori di Polizia che, ad oggi, sono dotati solo di una mascherina anti alito che non serve a nulla se non ad illudersi».

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Quattro casi di malaria nel tarantino - L’onorevole Ludovico Vico presenta interrogazione al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin

“Con un’interrogazione a risposta in commissione, indirizzata al ministro della Salute, Beatrice Lorenzi, ho chiesto di sapere se il Governo è a conoscenza del caso relativo ai quattro braccianti marocchini ricoverati nel reparto “infettivi” dell’ospedale Moscati di Taranto, dopo aver accusato sintomi e malori della malaria, e quali iniziative intenda assumere per supportare le istituzioni sanitarie locali al fine di approfondire i suddetti casi di malaria ed effettuare una capillare azione di prevenzione nei confronti di una malattia che in questi comprensori evoca grandi preoccupazioni.”

All’indomani della notizia dei quattro casi di malaria, data dall’Asl di Taranto e balzata agli onori della cronaca nazionale, l’onorevole Ludovico Vico ha ritenuto opportuno allertare il Governo su un caso che non poca apprensione sta causando nell’area ionica.

“I immigrati – ricorda il deputato del Pd - lavorano nelle campagne di Ginosa, e si sono prima rivolti alle cure dell’ospedale di Castellaneta e successivamente sono stati trasferiti al Moscati di Taranto. I quattro, risulterebbero essere nel nostro Paese da circa due mesi e il tempo di incubazione della malaria va da 15 giorni ad un mese. Ne consegue, quindi, secondo quanto affermato dal direttore Generale della ASL di Taranto, che la malattia sia stata contratta in Italia. La malaria, com’è noto, si contrae attraverso la puntura di zanzare “Anopheles”, solitamente non presenti in Italia, ed è quindi evidente che va svolto un approfondito accertamento sulle condizioni di lavoro in cui si trovavano questi migranti e anche nel comprensorio nel quale hanno lavorato”.

“La notizia - conclude l’onorevole Vico – ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica anche per le preoccupazioni che ne conseguono. È per questo che ritengo necessario non abbassare la guardia sull’argomento e intraprendere le iniziative necessarie”.

Nel pubblicare queste due note occorre precisare che nel primo si fa riferimento agli sbarchi di migranti come possibili portatori di virus, mentre nell'esposto del parlamentare si entra nel dettaglio e si comprende che trattasi di braccianti da più di due mesi qui e lavoranti nei campi e che stante le evidenze cliniche non possono che aver contratto il virus qui. Questo per chiarezza di informazione. (l'editore RDG)

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