ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 12 Agosto 2015 13:32

Exor della famiglia Agnelli conquista gruppo The Economist. Quota sale al 43, 4%

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Torino - Exor aumenta la propria partecipazione nel capitale sociale del Gruppo The Economist dal 4,7% al 43,4%. Lo rende noto la holding che ha stipulato un accordo per acquistare 6,3 milioni (pari al 27,8%) di azioni ordinarie e 1,26 milioni (pari al 100%) di azioni speciali "B" per un corrispettivo complessivo di 405 milioni.

L'acquisizione sara' finanziata con mezzi propri di Exor. "Con l'aumento della partecipazione in The Economist - ha commentato John Elkann, Presidente e Amministratore Delegato di Exor, e Amministratore non esecutivo in The Economist - siamo lieti di confermare il nostro ruolo di azionisti di lungo termine a sostegno del Gruppo, insieme alle famiglie Cadbury, Layton, Rothschild e Schroder, e ad altri singoli investitori stabili.
  Abbiamo sempre ammirato l'integrita' editoriale e la prospettiva globale che sono gli elementi caratteristici del successo de The Economist e sottoscriviamo pienamente la sua storica missione di 'prender partito nella dura battaglia tra l'intelligenza, che ci spinge verso il progresso, e un'ignoranza vile e timorosa, che lo ostacola.' La decisione del Gruppo di investire insieme a noi, mediante l'acquisto di azioni proprie, ci rende ancora piu' convinti dei meriti del nostro investimento, in quanto segno della fiducia in un futuro brillante e redditizio. Insieme riteniamo che The Economist abbia un enorme potenziale di crescita, in particolare per la sua capacita' di cogliere le numerose opportunita' di sviluppo legate alla digitalizzazione del settore dei media, sotto la guida di Zanny Minton Beddoes e di Chris Stibbs." L'operazione, che ha il sostegno unanime del Consiglio di Amministrazione de The Economist, fara' di Exor il principale azionista singolo del Gruppo. E' stato inoltre concordato che, previa approvazione degli azionisti, lo statuto de The Economist sia modificato per limitare al 20% i diritti di voto di ogni singolo azionista e per garantire che nessun singolo individuo o societa' possa detenere piu' del 50% delle azioni del Gruppo. I valori editoriali del giornale continueranno ad essere presidiati dai suoi Trustees indipendenti.
  "L'investimento effettuato da Exor in The Economist - si legge nella nota - rientra nell'ambito di altre importanti partecipazioni di lungo termine detenute direttamente e indirettamente nei settori dei media e dell'editoria nel corso degli ultimi decenni, tra cui Bantham Books, Random House, Le Monde, RCS MediaGroup, Italiana Editrice (La Stampa / Secolo XIX) e Banijay Group. Il perfezionamento dell'operazione, previsto per il quarto trimestre 2015, e' soggetto all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni di legge, nonche' all'approvazione sia da parte degli azionisti de The Economist con la maggioranza del 75% sia da parte dei suoi Trustees indipendenti. Le previsioni del City Code on Takeovers and Mergers non si applicano a The Economist Newspaper Limited". (AGI)

Read 931 times Last modified on Mercoledì, 12 Agosto 2015 14:28

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