ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 20 Novembre 2017 00:00

Nero, etimo

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In questo 17.11.17 parto da una considerazione semplice di Gesù. Dice: chi è attaccato alla propria vita terrena e cercherà di salvarla la perderà, chi invece la perde in qualcosa di importante la salverà[1].

Penso a san Carlo Borromeo morto a 46 anni di fatica per evangelizzare. Io provo un po’ di rossore a 69 anni senza aver ancora convinto che la parola nero viene dal zumero ne.ru.

Lo Zingarelli ’98 etima: nero (raro, lett.) negro (1) (lett.) nigro [lat. nigru, di etim. incerta].

Ho iniziato il 5 novembre col venerdì nero.

Da venticinque anni io lavoro a modo mio per la pace universale. Mi illudo e credo fermamente, che pax ß pa.gh zumero, ‘territoriopa (aperto alla) luceig’. L’illusione sta nell’enormità dell’obiettivo. La fede sta nel fatto che Gesù è con me. Se fossi solo sarei un povero illuso. Con GESH.BU, Albero (di) conoscenza, io sono una forza della natura.

Riuscirò a superare l’incertezza dello Zingarelli?

Nigro è da zum. nig.ru, ovvero dal circolo ‘sacro’ nigin:

nigin (2)

  n., enclosure, circle; capacity; whole (cf., kilib and gur4-gur4) [NIGIN archaic frequency].

  v., to halt, turn away; to turn round; to start over; to surround; to enclose; to assemble; to pen up cattle; to dam a canal; to wander about; to circle; to make the rounds; to coil; to compute the square of a number (in OB math. texts) (usually nigin2 [LAGAB. LAGAB] for hamtu form and nigin or ni10-ni10 [LAGAB.LAGAB] for maru form) (ni2; ne4, ‘fear’, + gin, ‘to go’)[2].

nigin(2, 3)

   vertigo (as a disease); faintness, dizziness; thirst[3].

NIGIN2-ba; NIGIN-ba

  (read kilib-ba and kilib3-ba)[4].

nigin3, ni9 [U.UD.KID]

    premature or stillborn child; fetus;  malformed child; monstrosity[5].

nigin5, 7, 8, 9, nimen(3, 4, 5), nanga(2,3,4); naga

   district, province (Akkadian nagu(m) I, ‘region, district; coastal area (area litoranea)’[6].

Nel circolo linguistico si è perduta la ricerca etimologica antichista. Però permane:

NE.RU

  (cf., erim2, erin7, rim3)[7].

ne

  this (one); that (one) (abbrev., ne-e; ne-en) [NE archaic frequency] [8].

Questo sintagma –ne, questo- invita a leggere ru, ‘sacro’. Sacro in negativo di forza:

ne3; ni2

  strengh, vigor, violence; forces, host[9].

È Neru.gal, infatti, più spesso Ner.gal, dio degli inferi, Antasubba vel Babusatan.

INNO A NERGAL

Signore, rivestito di terrore, che appari

in cielo e in terra e nel paese (di Sumer),

generato da tuo padre per la regalità!

I ‘capi neri’ [SAG GI] sono ricoperti dal tuo emanante terrore;

gli Anunna [a.nun.na ‘generatina (dal) semea (di) principi], i grandi dèi,

al tuo splendore terrifico si stringono insieme (spauriti);

Nergal (‘dio delle grandi abitazioni’[10]), signore rivestito di terrore, che appari

in cielo, in terra e nel paese (di Sumer)

generato da tuo padre per la regalità.

I ‘capi neri’ sono ricoperti dal tuo emanante terrore;

gli Anunna, i grandi dei,

al tuo splendore terrifico si stringono insieme (spauriti).

Eroe, dal giorno in cui tuo padre ti ha generato,

il ‘Monte’ (che s’alza sulla) terra, tuo padre Enlil [vel Mulllil nds],

ti diede  in dono tutte le genti,

e pose in tua mano di deciderne le sorti [ME nds].

Eroe Nergal, di loro sei re!

Nergal, eroe, dal giorno in cui tuo padre ti ha generato,

il ‘Monte’ (che s’alza sulla) terra, tuo padre Enlil,

ti diede in dono tutte le genti;

e pose in tua mano di deciderne le sorti,

eroe Nergal, di loro sei re!

Signore, che ispiri muta soggezione, figlio di Enlil,

nella tua possa [rombi] come tempesta.

Quanto s’addice per la tua mensa pura

Il popolo di Lagash[11] provveda con ricca mano, (e tu)

Nergal, il tuo braccio robusto sorregga la città di Lagash.

(sagidda)

…………………………..

Eroe generoso che … la vita, provveditore di Lagash,

Meslamtaea[12], ti celebri con canti,

Signore della parola ….(signore) dell’abbondanza.

Eroe, al tuo nome ….i paesi.

Quando tu nella Casa (che incute) paura ti levi (come un uragano)

la tua regalità…………..

Ho già anticipato[13] il nero dentro a ue.ner.dì.

Ne.ru è proprio questone  sacroru nella dannazione (‘chi vuol salvare la propria vita la perde’). Un sacro rovesciato come il venerdì rimasto antico.

Comprovo:  

ne-e; ne-en (-nam)

this (one); that (one); these, those; refers to objects ‘here’, near the speaker –‘thing’ + e, demonstrative pronoun, this one)[14].

ne-esh-

  Emesal dialect for nu-ush-[15].

Spiegazione dell’inno a Nergal.

Il monte, Mullil vel Mulu.lil, figlio di Ninhursag e Sulpae, è l’Aldilà.

Leggo mu.lu.lil ‘-nome nominante-mu vel me –soggettolu- ventolil’.

Il rivestimento di terrore è nin. Nin.nu.am, cinquantesimo nome di Marduck, vel nin.lil, comprova. Nin.nu.am = ‘-che venga-am l’uno (unu giro di nu) terrificonin.

I ‘capi neri’ sono letti sui grafi sag.gi, capisag nerigi. La lettura sag.ig = ‘teste. aperte’.

Aperte a dei e demoni, senza distinzione. Aperti, dunque, anche ad un inno a Satana che sparge terrore. Aperti alla Geenna.

Solo nel mese di giugno 2017 io sono riuscito a leggere Geenna. Ve ne parlo perché se per i Zumeri nascevano e morivano anche gli dèi e demoni, per noi sarà l’immortalità o la dannazione eterna nella Geenna:

Ge

  (Emesal reading of the verb me, to be)[16].

Ge26, ge2

  I, me; myself, cf., ga2-e[17].

en-na (…-a)

until; as long as…; as many as …; everywhere (‘time’, enigmatic backround’ [no!: Signore della Città = En: finchè il Signore della Città ti lascerà vivere = destino] + nominative[18].

En è il Signore della città, il tutto antico.

en

   n., dignitary; lord; high priest or priestess; ancestor (statue); diviner [EN archaic frequency].

  v., to rule.

  adj., noble (cf., uru16 [EN] (-n))[19].

ensi(3)

  dream interpreter; diviner (en2, 3 , ‘enigmatic backround’ +?; cf., en3…tar, ‘to ask’; Akk. sa’ilu(m) [ENSI archaic frequency][20].

ensi2

   city ruler (Old Sumerian); city governor, steward (post-Sargonic) (en, ‘lord, manager’, + si, ‘plowland’, + genitive; Akkadian issiakkum; cf., nisag2, ‘governor’) [ENSI2 archaic frequency][21].

Ensi è ‘signor vita-morte’.

E’ notorio En Lil per gli antichisti: ‘signor vento’, dio sovrano di Zumeri ed Accadi:

lil2

  n., wind, breeze; breath; infection; haunting spirit (of a place); phantom, ghost; back or open country (reduplicated li, ‘cedar scent’? r.: no! Ma eme gir, giro, di li = lil.) [KID archaic frequency: no! Ki+id, terra-dio].

  v., to infect.

  adj.: haunted. [22]

Un moderno, riconoscerà ‘ente’, zum. en.te, scritto anche ten:

ten; te-en

n., cold, coolness (te, ‘to approach, near’ + en, ‘time [master]’ referring to shorter days’?).

  v., to trample, extinguish; to soften, allay; to cool (te-en in maru) [23]: .

La freddezza del potere verso i subordinati!

Approfitto per proporvi il te.men da leggere lcz men.te:

 

temen [TE]

  perimeter; foundation(s), basis; foundation-charter; foundation platform; a figure on the ground made of ropes stretched between pegs, or the pegs themselves; excavation (often syllabically written te-me-en) (te, ‘symbol’ –no: connessione!-/ti ‘side, edge, stake’ –no: vita!, + men(4), ‘crown’ –no: en, Signore/tempo)[24].

teme, te 3 (sar)

prickly glasswort [pungente salicornia, erba cali, riscolo] (Salsola kali), bushy salt-loving plants growing in the saline marshes, related to the tumbleweed-sheep and cattle devoured the edible green plant for its saltish taste-glass and lye soap were made from the soda yielded by its burnt ashes (cf., naga [soda, alkali, potash]) (Akk., mangu I, ‘mung bean, sprout’?) (te, ‘to prick’, pungere vel ‘mettere in connessione’, + me, ‘to be’)[25].

Qua, resta –na, generazione, reciproco di an-, cielo:

na

n., human being; advice; incense [NA archaic frequency].

 adj., no[26].

 

an

  n., sky, heaven; the god An; grain ear/date spadix (cf., a2-an) (‘water’ + ‘high’) [AN archaic frequency].

  v., to be high.

  adj., high; tall.

  prep., in front [27].

An chiama a chiudere Zu con un uccello:

 

anzud (2), anzu (2) –(d) [dIM.MI/DUGUDmusen],

  a mythical storm bird with the roaring heard of a lion and the flying body of an eagle; vulture, eagle [ANZU2 archaic frequency][28]. 

Resta da rivedere l’iniziale Ge:

Ge

  (Emesal reading of the verb me, to be)[29].

Ge26, ge2

  I, me; myself, cf., ga2-e[30].

Qua, osserverete ga-e da leggere ega, come mi ha spiegato Semerano. Tuttavia, vale anche gu-e da leggere e-gu, ego latina. Vel:

-gu10 [MU]

  1 sg. possessive suffix, my –ThSLa § 101 [31] .

Resta da identificare il nome di Gesù. Unisco a Ge:

su

  n., hand(s); share, portion, bundle; strength; control; authority; handle a hired group of workers (cf., DIS; DIS2 [AS]) [SU archaic frequency].

  v., to pour; to initiate, bring about[32].

us2

  n., blood; blood vessel; death.

  v., to die; to kill; to block, to dam a river (antonym: gal2) (suppletion class verb singular hamtu stem; cf., ug5 [death])[33].

E chi avesse disorientamento numerale, può osservar l’inizio numerale zumero:

shushana

  one third (part) (cf., igi-3-gal2 [igi-6-gal2 , 1/6 (cf., shushana = 2/6)[34]]; shanabi) (loan from Akk. shulshan, shushshan)[35].

 


[1] Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,26-37. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: 
mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 
Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 
ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 
Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. 
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 
Ricordatevi della moglie di Lot. 
Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 
Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; 
due donne staranno a macinare nello stesso luogo: 
l'una verrà presa e l'altra lasciata». 
Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi». 

[2] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 204.

[3] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 204.

[4] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 204.

[5] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 204.

[6] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 204.

[7] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 194.

[8] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 193.

[9] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 194.

[10] Mortuarie. Figlio di Enlil [signor Vento] e Ninlil [terror Vento, femmina], dio degli inferi e sposo di Eresh.ki.gal, da leggere Ki.eresh.gal vel Cerere infera.

[11] Odierna Telloh, città della bassa Babilonia, sede della dinastia omonima. Celebre Gudea nel periodo neosumerico.

[12] ‘Colui che procede dall’Emeslam. Abbreviato Meslam dal nome del suo tempio Emeslam, Tempio dell’albero mesu rigoglioso. Aggiungo alla nota del Castellino: me.lam.mu, il lampo di luce divino, spiega mes.lam come parziale. Eme.s.lam segnala il circolo eme di eme gir, la s di vita-morte, lam ‘abbondanza’ crasi di la-am ‘che venga l’andar oltre’.

[13] Ne ‘Il significato di venerdì’ a pag. 8.

[14] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 194.

[15] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 194.

[16] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 97.

[17] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 97.

[18] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 61.

[19] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 61.

[20] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 63.

[21] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 63.

[22] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 158.

[23] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 275.

[24] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 275.

[25] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 274-275.

[26] 

[27] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 19.

[28] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 22.

[29] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 97.

[30] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 97.

[31] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 46.

[32] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 262.

[33] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 305.

[34] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 122.

[35] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 272.

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