ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 03 Dicembre 2017 00:00

Narciso

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Il nome fu la fonte della relazione.  Ovvero, Adam (Adamo), significa: tu, vieni –am3 al padre -ad, sennò ti ammazzo.

La relazione nasce dall’amore di sé capace di andar oltre e svilupparsi nell’amore agli altri. L’amore di sé, rimasto prigioniero, è nel mito di Narciso.

mi.tu15 = ventotu15 (dello) Spiritomi.

Poiché lo Spirito è il vento di Dio padre incontriamo subito un’aporia apparente.

AMU zumero è ‘Io sono colui che sono’. AMU-RE è il camminore di AMU.

Usciamo da questo mistero plurale d’amore per entrare nella singolarità disperata.

A Tespia, in Beozia, nacque un bambino, figlio del fiume Cefiso e della ninfa Litiope. Fin dall’adolescenza, la sua bellezza straordinaria fece sì che molti giovani di ambo i sessi si innamorassero di lui. Ma il suo orgoglio lo costringeva a respingerli tutti. Il suo disprezzo provocò il suicidio dello spasimante Aminio – o la scomparsa della ninfa Eco. La vendetta del dio Amore – o di Nemesi – non tardò a manifestarsi. Durante una battuta di caccia, colto da una sete ardente, Narciso s’imbattè in una fonte, percepì la propria immagine; e cadde innamorato di quel riflesso sull’acqua. Egli si consumò di dolore per non poter raggiungere l’oggetto del proprio amore e morì sul bordo della fonte! Al posto del suo corpo venne trovato il fiore che fu chiamato narciso – oppure nacque dal suo sangue (cfr. Hadot, 1976).

Questa versione del mito di Narciso viene riferita da Nicolas Duruz nell’incipit de I concetti di narcisismo IO e SE’ nella psicanalisi e nella psicologia.

I nomi zumeri furono ignorati: nar.ki.su, a.mini.u, e.ku.

Il greci ragionarono su –Ciso, separato da Nar.

Io leggo in zumero: nar.ki.uz fonetizzato nar.ki.su vel nar.ci.so. Significato: cantante. terra. morte.

-Colui che canta in terra per morire- rappresenta bene il narcisismo.

Leggo su a.mini.u i fonemi u-inim-a ‘cielo(tutto)-parola- seme’.

Leggo e.ku = riconoscoku casae. Un pensiero ad U. Eco, che non la riconobbe.

Comprovo coi grafi:

nar

  singer; bard; musician (loan from Akkadian naru II, “musician”, which derives from Akk. Naru I, “river” in the same way that Sumerian nab means both ‘ocean’ and “musician”) [NAR archaic frequency] .

 

ki

  n., earth; place; area; location; ground; grain (‘base’ + ‘ to rise, sprout’) [KI archaic frequency].

  Prep., where; wherever, whenever; behind .

ki sikil

  untouched ground (‘place’ + ‘pure’).

(lu2)  ki-sikil

young woman; maiden; virgin (‘place’ + pure).

 

ki…us2

to set firmly on the ground; to throw to the ground; to establish, institute (often with –ni-) (with loc. term. suffix –e on inanimate indirect object) (‘ground’ + ‘to moor, join’) .

ki-ur3

  territory; living grounds, home; foundation (‘place’ + ‘roofs’ ).

 

us7-zu

sorcerer (‘spittle, spell, charme’ + ‘knowing’).

La ‘conoscenza’, zu, della ‘fine’, us va chiarita:

ush, us2

  n., foundation (cf., us2, gis2) [GIS3 archaic frequency].

v., to support, lift; to stand upon.

us2

  v., to die; to kill; to block; to dam a river (antonym gal2) (suppletion class verb; singular hamtu stem; cf., ug5).

  adj., dead .

us7-zu

sorcerer (‘spittle, spell, charme’ + ‘knowing’).

Trovo conferma in Semerano:

Il nome di Narciso, figlio del fiume Cefiso e di una ninfa, il mitico eroe illanguidito e spento a specchio di un fiume, contemplando la sua ombra, indica “il fiore sul fiume”. Sebbene il mito abbia trovato sviluppo in età ellenistica, antiche sono certo le sue origini beotiche. L’etimologia di

scopre basi corrispondenti ad accadico narum , semitico nahar (fiume, ‘river’) e gissu (cespuglio, ‘a thorny bush or tree’). Eco, ‘Hkl’amante negletta di Narciso scopre la base corrispondente ad accadico egu (lat. aqua) che ha subito l’influenza semantica di accado egu (essere trascurato, negligente), mentre il significato di eco, fenomeno acustico, del suono uguale, ripetuto, mostra influenza della base corrispondente ad accadico ahu (additional) e di ahu aha (l’un l’altro).

Al fine di toglierla dall’isolamento coniugo la sillaba nar con –am,  –ru, -u (fiume accado 404 sorgente 194 etiopico nahar, Nereo gr.) –bu (soffice, grandezza, sardo narbone, ‘maggese’ 599), -bum (grandezza, babilonese 544), -itum (paludi accadico 308), -tu (canale accadico),  -du, -udi, -bonedo, -aka (inferi ind.), -hu,

Nar-am-sin = nipote di Sharru kin (2254-2218) portò all’apice l’impero accado.

Significa: -che venga-am3 –il sole attivo-nar insieme con la lunasin.

Il teoforico Nar-am-sin è, dunque, diverso da Narciso, mostra un rispecchiamento sole-luna. Irride coloro che lo ritengono finito senza seguito.

Nar-ru (Lar-ru) è un nome di En lil [signor Vento] pochissimo attestato. Narro in latino ed in italiano.

Nardo, che richiama nardu, è il fiore-non fiore di san Giuseppe rappresentato nello stemma di papa Francesco, a ricordare il contributo- non contributo dato alla nascita di Gesù. Il profumo di nardo viene usato dalla Maddalena per ungere i piedi a Gesù [Maria allora presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù…-Gv.,12,3-]

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