Detto fatto, è dunque guerra diplomatica fra Madrid e Caracas. Il governo spagnolo lo ha affermato per bocca del suo portavoce, Íñigo Méndez. Deve dunque partire l'ambasciatore venezuelano Mario Isea. La decisione dopo che il Venezuela era arrivato a dare un ultimatum al diplomatico Jesús Silva Fernández: 72 ore per abbandonare il Paese. L'accusa: eccessive ingerenze di Madrid, nei fatti interni venezuelani.
La tensione nei rapporti bilaterali, travalica anche i confini nazionali e arriva fino a Bruxelles dove una portavoce della commissione ha affermato: "Esprimiamo la nostra completà solidarietà con la Spagna e invitiamo Caracas a ritornare sulla propria decisione perché va contro il bisogno di tenere aperti canali doiplomatici". Questo mentre il Fondo Monetario Internazionale, nel suo rapporto, afferma che il pil venezuelano scenderà quest'anno del 15% portando il crollo al 50% dal 2013. L'inflazione, che ha superato il 2400% nel 2017, toccherà il 13000% nel 2018. (Euronews)