Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene:
non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo».
La sapienza di Salomone, celebrata dalla regina di Saba, esalta questa caratteristica etica, chiesta da Salomone[3] a Dio[4].
Salomone: nome rivelatore.
Leggo in zumero il nome di Salomone[5], ebr. antico Sal.o.mon: sal.u.mun/num:
sal, shal
n., uterus; vulva (narrow + numerous) [SAL archaic frequency].
v., to be narrow, thin, slender; to be wide, spacious; to spread out, flatten (clay); to open wide; to persist; to belittle.
adj., thin; fine; delicate; tender[6].
u
ten (cf.: ha3).
Emesal dialect for lugal and en, ‘lord, master; lady; king [7]’.
U. U
(cf., mana, man)[8].
U.U.U.
(cf., esh)[9].
munu(3), mun [DIMXSE]
salt; a tool of silver, gold, or copper [MUN archaic frequency] [10].
numun, nugunx, nigunx
n., seed; sowing; comfield; offspring, progeny; hereditary line (nig2, ‘thing’, + gun3, ‘dots, spekles’) [NUMUN archaic frequency].
v., to produce[11].
Dunque, anche il re Salomone ebbe un nome scelto dalla ‘casa di fissazione del nome’. Ognuno può riconoscere al centro la U vel O, ‘circolo perfetto’!
Ai lati, shal….mun, ‘utero alto…sale’. Il sale, l’elemento più prezioso per la conservazione dei cibi.
Shal, che ritroviamo in eme.shal, ‘lingua delle donne’, ed in Shal.mi, ‘utero alto dello Spirito’.
Leggo il nome della regina di Saba, sha.ba, ‘utero (dell’) anima’.
In zumero, ma.gi.a = ‘semea (che) legama (ad) aperturaig (sul) buiogi’. Un’apertura che i maghi curano con riti legati a contatti materiali. Il materialismo è un fondamento antico della magia.
E’ opposto il principio: -non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo»- stacca nettamente dal casualismo materialista. All’occhio moderno questo è ovvio. Meno chiara è, invece, l’etica e la morale.
Così, a me è trasparente:
La definizione: -e.ti.ka, casa/cuore (della) vita (dell’) anima- può venir letta dal fondo: aka.ti.e, ‘azioneaka (di) vitati (del) cuoree, atteso:
ak, aka, ag, a5
to do, act; to place; to make into (something) (with –si-); “auxiliary” verb [12].
ti
side, edge; rib; chest, torso; arrow (cf., te, gisti, di3, dih, and til3 [ vita nds] [TI archaic frequency][13].
e
n., speaking; prayer (cf., eg2).
v., to speak, say (suppletion class verb: e = sing. maru; plural hamtu form, dug4, also di); to do (as auxiliary verb preceded by a noun) (cf., eg2).
Inter., a vocal expression: Hey! O!; Alas!; Eh, Ah[14].
-e
Ergative postposition, marks the agent or transitive subject as the opposed to the patient of a sentence, used with both animate and inanimate beings[15].
-e
‘locative/terminative’ case postposition, in; toward; near to; form an adverb suffixed to an abstract noun; occurs with inanimate beings only and often marks the inanimate beings only and often marks the inanimate object of a sentence – sometimes called dative case postposition for inanimate; used only with certain verbs, mostly compounds, and not generally to denote direction, for which the terminative postposition[16].
A bèn vedere, l’espressione di Gesù-non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo» è perfetta in Gesù, ambigua fuori di lui, se è vero che bastava toccare il suo manto per venir sanati.
Manto http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D153&cmd=v&id=19564
La parola it. manto [dal tardo lat. mantum o mantus, tratto da mantellum ‘mantello’]1 è uguale al nome dell’indovina che diede il nome a Mantova. Io ne propongo l’analisi agli amici di Tellusfolio, che osservano curiosi la mia indagine in ‘Ordine di farfalla’, magari dubbiosi sulle mie esplorazioni sui nomi degli dèi come orientatori dei paleonimi e delle parole comuni. Manto è un telo avvolgente ed una indovina: Manto, figlia del tebano Tiresia,2 fuggita dalla tirannìa di Creonte, fondò Mantova, la città di Publius Vergilius Maro. Osserviamone i tratti nel X libro dell’Eneide (in un manto di stelleee). Manto. E Ocno muove una schiera dalle spiagge patrie, figlio di Manto fatidica e del fiume etrusco, lui che a te diede, o Mantova, mura e nome della madre. Mantova ricca d’avi; ma non tutti di un’unica gente: ha una triplice stirpe; sotto ciascuna sono quattro popoli per zona. Essa è la capitale dei popoli; il nerbo di sangue etrusco.3 Eneide, X, 198-203 Dice che la sua città ha una triplice stirpe ciascuna con quattro popoli; ed è sette il numero sacro delle divinità sumere dotate del potere me, la parola che crea ogni essere animato. In sumero, man-tu è ‘partner (del) vento’. Infatti: mana, mina3, man, min3, men5 [U.U] partner; companion; equal; two (cf., mina, ‘two’).4 tu15 (cf., tumu –wind-).5 Il rinvio [U.U] sviluppa ‘a circolo’: U.U (cf., mana, man).6 Tuttavia, va evidenziato che U = O, circolo, ovvero il grafo assente dal sumero perché pari al massimo del sacro, significativo del tutto!7 Dunque, il dio vento tumu, tum9, tu15 [IM] wind; cardinal point, direction (ta, ‘from’, + mu2, ‘to blow’).8 è in soffio da tutte le direzioni con tutte le intensità, un soggetto così diffuso da confondere i traduttori, incapaci di riconoscere il pronome tu, che il sacerdote-scrittore riconosceva benissimo, essendo l’altro da sé, il suo dio! Io potrei massacrare i sumerologhi, poverini, intenti a riconoscere gli oggetti antichi descritti, ma totalmente alieni dai nomi degli dèi –perché non esistono!–, dunque incapaci già di leggere il melammu perché la parola creativa in mano ai primi sette dèi non esiste, come loro. Così, anche il pronome tu, chiarissimo in latino ed in italiano, non viene riconosciuto! tumu- (cf., tu15 – [vento]). tumu2,3 (cf., tum2,3). tumu4 (cf., tum4). tun(2), tu10 (-b), tu11(-b) to constrict; to defeat; to massacre; to break up, smash; to overwhelm (cf., dun).9 man-tu ‘partner (del) vento’, chiarita come Manto, indovina, potrebbe venir assunta come miliare di etimologia perché: 1. esprime a giro l’espressione; 2. il genere, nascosto in man-tu si svela in Manto, donna; 3. la cerimonia di divinazione del sacerdote us-zu acquista senso col rapporto del singolo e tutto: Us7-zu Sorcerer (stregone, incantatore) ‘spittle, spell, charm’ [sputo, parola, attrattiva] + ‘knowing’ [conoscenza].10 4. Tum compare 81 volte nel primo libro dell’Eneide, pari a 9 x 9, essendo il nove sum. ilim, limi-te al sacro, U, lat. X, è il vento, prima di Eolo, lat. Aeolo, sum. ae-ulu; ae è il vento, ulu è il vento, ea, da scrivere id-ea = En.ki, signor Terra, gemello di Enlil-Ae. 5. Tu è il pronome da riconoscere sui 4000 anni, così come U-EN-TU è fatto dai grafi sumeri del Vento. Carlo Forin 1 Voc. Treccani. 2 Tiresia (gr. Τειρεσίας). Mitico indovino cieco, appartenente alla stirpe degli Sparti (i nati dalla terra, che si ritenevano i fondatori di Tebe). Compare già nell’Odissea, quando Ulisse, sceso nell’Ade, lo interroga e ne riceve profezie; ha inoltre ampia parte nella leggenda tebana. Secondo una tradizione, fu privato della vista da Era, perché, interrogato dalla dea, affermò che nel rapporto sessuale la donna gode di più; secondo altri, Atena lo avrebbe reso cieco perché vista da lui nuda al bagno. In entrambi i casi compenso per la perduta vista corporea sarebbe stata la facoltà divinatoria. Secondo un’altra versione, la cecità fu la punizione per il fatto che, come indovino, T. rivelava i segreti degli dei. La sua morte è connessa con la presa di Tebe da parte degli Epigoni. (Enc. Treccani) 3 Ille etiam patriis agmen ciet Ocnus ab oris/ fatidicae Mantus et Tusci filius amnis,/ qui muros matrisque dedit tibi, Mantua, nomen, Mantua, dives avis, sed non genus omnibus unum:/ gens illi triplex, populi sub gente quaterni,/ ipsa caput populis, Tusco de sanguine vires. 4 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 168. 5 Ivi: 278. 6 Ivi: 283. 7 Capita che l’italiana ‘tutto’ valga due sillabe tut-to, sumero ipotetico tut-tu. 8 John Alan Halloran, op. cit.: 282. 9 Ivi: 281-282. 10 Ivi: 305. |
In Gesù è la via it., via/uia lat., u.i.a. zumero, vel ‘sentiero (di lacrime)i tra cielou e terraa.
Oltre a ciò, vale l’accusa di mondanismo spirituale nella Chiesa levata da papa Francesco. Ovvero, l’abitudine al rito può comportare perdita dello Spirito.
Punto di accumulazione.
Ieri, abbiamo visto la realtà di 4.000 anni fa incentrata nel punto di accumulazione del padrone-dio, dun:
dun, du24; tun, tu10; tun2, tu11
n., heaping up, accumulating (cf., ku3-dun, ‘profit’).
v., to heap, pile up; to scrape, dig (a field, furrow, hole); to strike, smite; to open; to dig out the sides or bottom of a canal to create extra water capacity (to move + to raise high; cf., dul(6).[17]
In questo punto si decideva tutta l’etica, nonché il nome in e.ti.mu, ‘casa della vita del nome’. I sudditi subivano la morte o potevano continuar a vivere senza esser responsabili. Questo valeva anche davanti all’imperator, che aveva diritto di vita/morte si chi seguiva/non seguiva. L’ordine era
arad (2), urdu (2), ir 3, 11
(male) slave; servant; subordinate (cf., ir3) (Akk., loanword from wardum, ‘male slave, man servant’) [IR11 archaic frequency; 10] [18].
Così era ogni suddito maschio: un punto di accumulazione del dovere. La donna non era neppure classificata.
Il padrone, paterfamilias a Roma, aveva tutto il diritto, i familiari godevano della sua protezione senza avere alcun altro diritto.
In duemila anni la storia è passata, attraverso l’estrema individualizzazione, al punto opposto nella civiltà occidentale, assieme alla completa dispersione dei valori.
Apro il giornale di oggi per contestualizzare l’etica nel presente.
A chi si rivolge il ministro Del Rio
con: -basta con il silenzio, fermiano il nuovo fascismo-?[19]
Caro ministro,
io Le sono grato per l’abolizione delle province come soggetto politico che attribuisco principalmente alla sua azione.
La invito, però, a fermare il fascismo convincendo i politici ad attuare l’articolo 49 della Costituzione, tutt’ora privo di leggi attuative, e non a chiedere a noi di farlo.
Art.: 49 Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
Manca, dopo 70 anni, la legislazione che disciplini il partito, il sindacato pubblico, il diritto di associazione definito con regolamento anti-mafia.
Siete voi, e non noi del popolo, responsabili della più clamorosa violazione costituzionale che ci rende privi della previsione di legge del delitto politico!
Dunque, il suo allarme è prezioso, ma lanciato nel vento. Farà la fine delle grida manzoniane. Sì, Le sarà buono nei maneggi per distanziarsi dalla destra incombente sul nuovo governo nei traffici interni al Pd. Ma non sposterà nessun voto contro il fascismo.
Provi ad alzare adesso l’obiettivo di dar voce all’articolo 49! I cittadini La seguiranno col voto. La zona grigia tra l’antifascismo ed il fascismo, che adesso si allarga grazie alla campagna anti-immigrazione, si restringerà grazie all’obiettivo positivo ben enunciato: facciamo il partito legale ed inquadriamo i candidati grigi.
La saluto,
Carlo Forin
*
Il Vaticano condanna gli ex-manager “Danni allo Ior, risarcite 47 milioni”[20]
Cipriani e Trulli riconosciuti colpevoli di mala gestione.
La Città del Vaticano è rimasta uno Stato monarchico –uno degli ultimi sulla Terra-, pari al punto di accumulazione antica. Poiché il regno di Dio non è di questo mondo continua ad accumulare il bene ed il male, il papa, zumero:
pa-pah
cella, inner sanctum of temple (loanword from Akk. papahu(m); cf., Orel&Stolbova#1926, *pah- “close, lock”)[21].
e coloro che lo contestano, forse i 14 cardinali plenipotenziari.
Il potere, per me, resta definito dall’ultima preghiera di Gesù [Gv., 17]:
Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: -Padre, è giunta l’ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.[…]
Non tutti restano salvati dal Salvatore, però: 7Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro [re.: i discepoli]; non prego per il mondo.
Gesù prega per i discepoli [di allora e d’oggi, come dirà dopo], non prega per gli altri.
Dunque, chj prega ka.thar in zumero, diventa un punto di accumulazione di salvezza.
Antharish = ka-thar-ish!
Osservo, domenica 16 luglio, dopo 42 giorni[22] dal 6 giugno e dopo Antharis 2017:
http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=18583:antharis-2017&Itemid=713
La Madonna del Carmelo vel kar.me.lu combina (in) -me. lu.kar- dove ‘me’ è la parola divina creativa, in Zumer, lu-kar è ‘soggetto-forza’. Venerdì 16 luglio 1858 Aquerò, ‘quella là’ in basco comparve per la XVIII ed ultima volta alla pastorella Bernardetta. Il mese antichissimo cominciava a metà mese per finire della metà del mese successivo. L’Assunta viene celebrata il 15 agosto di ogni anno.
Ho rivisto al 16 giugno dal 7 giugno:
Vogliamo osservare il nome Caterina vel Katarina in zumero?: ani = cielo in hurrita.
ka-tar
n., praise [preghiera nds]; challenger; a type of fungus, mold, or not (‘mouth’ + ‘to decide; to destroy’)
v., to be clogged [esser ostacolato nds]; to block [23].
Ka-tar è nome ‘preghiera’!. E verbo ‘esser ostacolato’. Santa Caterina restò ostacolata come scrittrice, tanto da esser ancòra ignota come tale, oggi!
Sono rimasto ostacolato io, dal 7 giugno al 16 giugno, per nove giorni a realizzare pienamente ka-tar, ‘preghiera’.
Gesù, aiutami tu!:
ka-thar è ‘preghiera’ corretto! Con h che apre ad hubur, Aldilà.
Lo vedo solo il 15 luglio 2017.
L’identità in titolo –Antharish = katharish – omologa an, kat. Inoltre ar, ‘preghiera’!
ar2 re (-es)
praise (‘praise’ + phonetic complement + ‘much’).
adj., praiseworthy[24].
ara2, ar2 [UB –cielo, An nds-]
n., praise, glory, fame; mound.
v., to praise, glorify[25].
È necessaria prudenza.
ka-ta…kar
to take away (‘mouth’ + ‘from’ + ‘to take away’)[26].
Qua, ka è sia bocca nella diade ka-bu letto lcz bu-ka, lat. bucca.
È rubricato: ka…ba
to open the mouth; to speak, talk; to converse; used when speaking to social inferiors – the belittle (cf., gu3…sum) (‘mouth’+ ‘to give’) [27].
Bacàr in dialetto veneto per ‘parlare’.
Sia ‘anima’ [an-im-a, Cielo-Vento/Spirito-seme], sconosciuto agli anglo-americani se non con soul, accado su-ul zum. zu-ul da lu-zu, luz. Luz è ‘luce’ in zumero lu-uz e ‘conoscenza (dalla dea luna En Zu), albicocco in ebr..
-ta è ‘luogo’ simmetrico a at ‘non luogo, vel Aldilà’. Kar è anche ‘forza’.
ka-tar
n., praise; challenger; a type of fungus, mold, or rot (‘mouth’ + ‘to decide; to destroy’).
adj., princely, noble [28].
ka-tar…si-il
to praise (‘praise’ + sil, ‘to praise’)[29].
Qua è ignoto al diz. Halloran Syl = si-il = sole. Dunque ka-tar-sil = pregare il dio sole!
Io, che ho studiato per 25 anni AN.TAR.ISH letto ‘Cielo. separato. (dalla) Terra’ in linea diretta es ISH.RAT.AN in linea retrorsa.
È fondato su questi grafi:
an
n., sky, heaven; the god An; grain ear/date spadix (cf., a2-an) (‘water’ + ‘high’) [AN archaic frequency].
v., to be high.
adj., high; tall.
prep., in front [30].
an-ta
from above, down; prefix (grammatical) (‘heaven’ + locative with remote deixis)[31].
(lu2) an-ta
close companion, best friend[32].
an-ta…gi(4)
to meet (‘heaven’ + ‘from’ + ‘to return’)[33].
an-ta-gal2
high, superior (‘sky’; high’ + ‘from’ + ‘being’)[34].
an-ta-lu3
eclipse (cf., an-gi6 –gi6 = black) (‘heaven’ + ‘from’ + ‘to disturb, trouble’)[35].
an-ta-sur-ra, an-ta-shur-ra
a precious stone or metal; meteor, shooting star (‘heaven’ + ‘from’ + shur + sur, ‘to rain; to flash, gleam’ + nominative; Akk., antasurru, antashurru)[36].
*
tar
v., to cut; to separate; to distinguish; to decide; to determine; to inquire; to smoke; to cut off, break off, destroy, terminate (cf., kud, kur5, ku5) (ta, ‘from’, + ur4, ‘to shear, reap’; cf., dar, nam…tar, and en3 …tar) [TAR archaic frequency].
adv., deliberate, judicious[37].
Collegato con an-ta:
an-ta
from above, down; prefix (grammatical) (‘heaven’ + locative with remote deixis)[38].
mette l’origine nel cielo, an.
L’eclisse
an-ta-lu3
eclipse (cf., an-gi6 –gi6 = black) (‘heaven’ + ‘from’ + ‘to disturb, trouble’)[39].
termina nel soggetto, lu
lu
n., many; much; man, men, people; sheep.
v., to be/make numerous, abundant; to multiply, increase; to mix; to graze, pasture (reduplication class [?]) (cf., lug; lu3). [40]
Lu può essere resh, rash, shar, sher.
ser 2, sir2 [BU]
n., radiance; daylight (cf., sir2; se-er/ se(-er)-se-er) (Akkadian loan from seru(m) II, ‘morning’).
v., to shine brightly[41].
shar
(cf., sar, shar)[42].
shar2, sar2
n., totality, all; world; horizon; ball, counter, token; the number 3600 = 602; an area measure (many + ar3, ‘ring, coil’)[43].
sir, sir4
testicle(s); scrotum; bulb (many + to go out + to flow; cf., hir, nir, and gis2,3) [SIR archaic frequency][44].
sir2 [BU]
n., density (cf., ser2).
v., to accumulate; to monitor, check; to have the harvest/event/season approach, arrive.
adj., dense; weak, feverish (si; su3; sa5, ‘to be full; to grow weak’, + ir10, ‘swear’)[45].
sir-dili
(man with a) single testicle (‘testicle’ + ‘single’)[46].
sir3 [EZEN]; sur
n., song; lament (Orel & Stolbova #2258 *sir-/*sur ‘sing’)[47].
*
Adesso, ho appena appreso che la liturgia fissa in oggi, domenica 18 giugno, la fine dell’anno liturgico. Domenica 25 giugno chiuderebbe il circolo col 25 dicembre del Natale. Chiudiamo l’anno A. Seguiranno B e C. Mezzo anno, per ribadire la centralità della Pasqua, quest’anno il 16 aprile. Mi spiego come mai la festività dei morti, al tempo dei martiri la domenica dopo Pasqua, per coloro che avevano imitato Gesù Cristo col sangue, sia slittata nel periodo del secondo semestre, fino in novembre. Poi segue l’Avvento, l’attesa del Messia.
*
Il 17 aggiungo:
ka-tar
n., praise [preghiera nds]; challenger; a type of fungus, mold, or not (‘mouth’ + ‘to decide; to destroy’)
v., to be clogged [esser ostacolato nds]; to block [48].
An. tar. ish inserito nella misericordia aiuta a riconoscere la preghiera dei cori angelici in un circolo ininterrotto.
karadin(3,4,5)
(cf., garadin(3,4,5))[49].
garadin(3,4,5), karadin(3,4,5)
shock, pile of sheaves (on a harvested field) (guru7, ‘grain heap’, + tun(2), ‘to costrict’)[50].
Poiché kara = kar:
kara2, kar2, guru6 [GAN2-tenu]
to encircle, besiege; to impute, accuse; to (make) shine, illuminate; to be bright (of light, day) (reduplication class) (sometimes written for kur2) (place + ur, ‘to surround’, + a, nominative ending, and ara4, ‘to shine’) [? KAR2 archaic frequency][51].
Ta, natura, del ka è akka. Akar = leather armour, armatura di cuoio. Aka è fare.
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Cartesio.
[2] Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 7,14-23.
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene:
non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo».
.
Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola.
E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo,
perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti.
Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo.
Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi,
adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo».
[3] 1 Re, 3. Nel sogno.
[4] Mercoledì della V settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Primo libro dei Re 10,1-10.
La regina di Saba, sentita la fama di Salomone, venne per metterlo alla prova con enigmi.
Venne in Gerusalemme con ricchezze molto grandi, con cammelli carichi di aromi, d'oro in grande quantità e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli disse quanto aveva pensato.
Salomone rispose a tutte le sue domande, nessuna ve ne fu che non avesse risposta o che restasse insolubile per Salomone.
La regina di Saba, quando ebbe ammirato tutta la saggezza di Salomone, il palazzo che egli aveva costruito,
i cibi della sua tavola, gli alloggi dei suoi dignitari, l'attività dei suoi ministri, le loro divise, i suoi coppieri e gli olocausti che egli offriva nel tempio del Signore, rimase senza fiato.
Allora disse al re: "Era vero, dunque, quanto avevo sentito nel mio paese sul tuo conto e sulla tua saggezza!
Io non avevo voluto credere a quanto si diceva, finché non sono giunta qui e i miei occhi non hanno visto; ebbene non me n'era stata riferita neppure una metà! Quanto alla saggezza e alla prosperità, superi la fama che io ne ho udita.
Beati i tuoi uomini, beati questi tuoi ministri che stanno sempre davanti a te e ascoltano la tua saggezza!
Sia benedetto il Signore tuo Dio, che si è compiaciuto di te sì da collocarti sul trono di Israele. Nel suo amore eterno per Israele il Signore ti ha stabilito re perché tu eserciti il diritto e la giustizia".
Essa diede al re centoventi talenti d'oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non arrivarono mai tanti aromi quanti ne portò la regina di Saba a Salomone.
[5] https://it.wikipedia.org/wiki/Salomone
[6] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 228.
[7]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 283.
[8]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 283.
[9]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 283.
[10] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 180.
[11] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 211.
[12] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 16.
[13]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 275.
[14]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 53.
[15]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 53.
[16]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 53.
[17] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 51.
[18] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 23.
[19] Re.: la Repubblica, 7.02.18: 1-13.
[20] La Repubblica, 7.02.18: 18.
[21]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 213.
[22] Della ricerca Lourdes 2017.
[23]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 133.
[24] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 23.
[25] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 23.
[26]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 133.
[27]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 131.
[28]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 133.
[29] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 133.
[30] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 19.
[31]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 21.
[32] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 21.
[33] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 21.
[34] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 21.
[35] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 21.
[36] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 21.
[37] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 274.
[38]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 21.
[39] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 21.
[40]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 159.
[41]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 257.
[42]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 249.
[43] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 249.
[44]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 261.
[45] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 235-236.
[46] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 261.
[47] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 261.
[48]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 133.
[49] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 135.
[50] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 76.
[51] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 135.