ANNO XVIII Settembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 12 Febbraio 2018 15:02

Elezioni politiche 2018, come si vota all'estero e chi sono i candidati

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Uno sguardo alle procedure di voto per gli italiani iscritti all'AIRE (e non) e all'elenco dei candidati per Camera e Senato nelle 4 macro-circoscrizioni estere: in palio 12 seggi per la Camera dei Deputati e 6 per il Senato della Repubblica

Dalle elezioni politiche del 2006 è entrata in vigore la cosiddetta "Legge Tremaglia" che ha creato la circoscrizione estero consentendo il voto per corrispondenza tramite i consolati nei paesi di residenza.

Se con il Rosatellum deputati e senatori entro i confini nazionali saranno eletti con un sistema misto (poco più di un terzo con il maggioritario nei collegi territoriali, gli altri con metodo proporzionale), per le sotto-circoscrizioni estere (“ripartizioni”) continua ad essere in vigore la legge 459 del 2001 che prevede un minimo di un deputato e un senatore per ciascuna "macro-area", a cui si aggiungono altri rappresentanti in proporzione con il numero di italiani all'estero che vi risiedono.

Un proporzionale con preferenze, insomma. La scheda è la stessa rispetto agli anni passati.

Di M.casanova - Opera propria, CC BY-SA 4.0

La circoscrizione estero è divisa in quattro ripartizioni territoriali: Europa; America Meridionale; America Settentrionale e Centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide.

L'Europa è la ripartizione che assegna più seggi, ossia 7 (5 alla Camera e 2 al Senato).

Quanti seggi vengono assegnati per la circoscrizione estero?

Anche quest'anno è possibile, dall'estero, eleggere 12 rappresentanti alla Camera (su 630):

  • Europa: 5 deputati;
  • America meridionale: 4 deputati; 
  • America settentrionale e centrale: 2 deputati;
  • Africa-Asia-Oceania-Antartide: 1 deputato;

Sono 6 invece i senatori delle circoscrizioni oltralpe (su 320):

  • Europa: 2 senatori; 
  • America meridionale: 2 senatori;
  • America settentrionale e centrale: 1 senatore;
  • Africa-Asia-Oceania-Antartide: 1 senatore;

Come spiega Youtrend, agli elettori iscritti all'AIRE (l'anagrafe degli italiani all'estero) è consentito di esprimere fino a due preferenze ciascuno (sempre che la ripartizione in cui si vota assegni almeno due seggi, altrimenti la preferenza si riduce ad una soltanto).

Come votare

Se siete all'estero temporaneamente o per motivi di lavoro e non siete iscritti all'AIRE, potete votare per corrispondenza SOLO SE entro il 31 gennaio avete fatto pervenire al vostro comune di residenza in Italia un'apposita richiesta.

Gli iscritti AIRE hanno diritto a votare per corrispondenza. Il plico elettorale sarà spedito in questi giorni (entro il 14 febbraio) direttamente all’indirizzo indicato al momento dell’iscrizione all’AIRE. Esso contiene il certificato elettorale, la scheda o le schede elettorali (a seconda che l’elettore abbia i requisiti per votare solo per la Camera dei Deputati o anche per il Senato della Repubblica), una busta piccola, una busta di formato più grande – preaffrancata – recante l’indirizzo del competente Ufficio consolare, un foglio informativo con le istruzioni per esercitare il diritto di voto e le liste dei candidati. Le schede votate dovranno essere chiuse e spedite entro e non oltre le ore 16 del 1 marzo 2018

Chi sono i candidati

Le due tabelle interattive, una per la Camera e una per il Sanato, indicano i nomi e le liste dei candidati per ciascuna circoscrizione estera. 

Secondo l’ultima rilevazione del ministero (datata giugno 2017, fonte: Sole 24 Ore), gli elettori residenti all’estero sono in totale 4.261.313, di cui 2.213.822 uomini e 2.047.491 donne. La maggior parte di loro si trova in Stati extra Ue (2.538.399), mentre solo 1.722.914 sono in Europa. Gli elettori all’estero provengono soprattutto dalla Sicilia (637.676), dalla Campania (420.402) e dal Lazio (376.958).

In proporzione, quattro milioni di italiani residenti in Italia eleggono, in termini di peso numerico, circa 50 deputati e 25 senatori (ovvero il quadruplo). 

Come è andata l'ultima volta

Il voto all'estero ha visto finora una sovra-rappresentazione del centrosinistra rispetto ai voti presi entro i confini nazionali come avvenne nel 2006, quando furono decisivi per l'elezione di Romano Prodi, nel 2008 e nel 2013.

Alle politiche 2013 hanno votato poco più di un milione di aventi diritto (circa 32% di affluenza): PD primo partito con il 29.3% di voti e 5 eletti su 12 a Montecitorio, lista Monti con il 18.4% e 2 deputati. Nel 2006 e nel 2008 l'affluenza fu del 39%. Fonte: Elezionistorico.interno.gov.it

Fonte Euronews

 

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