Idolo sighir: vecchio di 11.600 anni trovato in Russia
Con i suoi 11.500 anni è di fatto il più antico esempio di arte monumentale. Lo sostengono gli studiosi che hanno retrodatato la statua lignea alta oltre cinque metri rinvenuta in una torbiera tra gli Urali a fine Ottocento. Nelle decorazioni la prova che sarebbe legata alle prime forme rituali e artistiche
di ALESSANDRA DEL ZOTTO
02 maggio 2018
IL 24 gennaio del 1894 un gruppo di minatori alla ricerca d'oro nel sito di Shigir, località degli Urali situata circa 100 chilometri a nord di Ekateringburg, rinvenne una gigantesca statua in legno sepolta a quattro metri di profondità. La scultura era alta 5,3 metri ed era composta da un'enorme testa dalla forma sferica, un corpo piatto e una base circolare. Era coperta di incisioni, per lo più linee a zig-zag, e da otto volti antropomorfi ricavati tanto nella parte frontale che in quella posteriore. Il manufatto si trovava in ottimo stato di conservazione grazie alle proprietà antibatteriche della torba nella quale era immerso, che lo aveva protetto dalla decomposizione.
[La denominazione Shigir è un paleonimo più recente dell’idolo Shigir.]
A 124 anni dal suo ritrovamento questa statua - soprannominata idolo di Shigir dal luogo in cui è stata rinvenuta - potrebbe rivoluzionare il modo in cui gli studiosi guardano alla comparsa delle prime forme artistiche e rituali complesse nella storia dell'uomo.
Uno studio pubblicato su Antiquity, pubblicazione della Cambridge University, e condotto da ricercatori russi e tedeschi ha retrodatato questo manufatto al 9.600 a.C. circa, smentendo i precedenti che facevano risalire l'idolo a un'epoca più recente e rendendolo
L'analisi non è stata semplice, poiché a mettere i bastoni tra le ruote agli studiosi ci ha pensato anche la Storia: nel corso della Rivoluzione Russa e della Seconda guerra mondiale, infatti, alcuni frammenti che compongono la statua sono andati perduti, costringendo gli addetti ai lavori ad accontentarsi di alcuni disegni realizzati dall'archeologo siberiano Tolmachev nel 1914.
Gli studiosi hanno esaminato alcuni campioni di legno prelevati dalla statua avvelendosi di una più moderna tecnica di datazione al radiocarbonio (Ams), scartando quelli contaminati dai tentativi di restauro e conservazione del manufatto effettuati nel corso dell'ultimo secolo.
Stando alle loro conclusioni, la statua sarebbe stata realizzata a partire da un unico tronco di larice circa 11.600 anni fa con l'ausilio di asce e scalpelli realizzati in legno e pietra levigata. All'epoca l'uomo era ancora organizzato in comunità di cacciatori-raccoglitori e stava venendo a patti con un considerevole cambiamento del territorio: la Terra stava uscendo dall'ultima glaciazione e grandi foreste stavano prendendo il posto delle ampie distese conosciute fino ad allora. Mikhail Zhilin - co-autore dello studio e ricercatore dell'Accademia di scienze di Mosca insieme a Svetlana Savchenko, Svend Hansen, Karl-Uwe Heussner - suggerisce che l'idolo e le figure incise su di esso potrebbero raffigurare spiriti o demoni che le comunità locali credevano infestassero questi ambienti nuovi e sconosciuti. "Gli elementi decorativi dell'idolo di Shigir potrebbero rappresentare una mitologia codificata - si legge nello studio - La rappresentazione verticale delle immagini potrebbe indicare la presenza di una gerarchia interna tra le figure, o una sequenza di eventi".
[Con l’archeologia del linguaggio, noi possiamo leggere agevolmente il paleonimo Shigir con la teoria della lettura circolare del zumero, che offre:
gish-giri2
fetters [catene da mettere ai piedi nds], for feet (‘tool’ è ‘feet’; Akk., kurshu(m); zum.: shum, dare, kur, entrata.]
La scultura, tra le prime forme d'arte dell'Eurasia, è unica nel suo tipo e potrebbe portare a una maggiore comprensione del mondo spirituale delle popolazioni di allora. Secondo gli autori dello studio, l'unico altro esempio di arte monumentale paragonabile a quello di Shigir si trova a Göbekli Tepe, sito archeologico turco che sorge nei pressi del confine siriano, a oltre 2.500 chilometri di distanza. Qui sono state rinvenute figure antropomorofe incise su lastre di pietra alte oltre quattro metri e risalenti allo stesso periodo dell'idolo.
[Il paleonimo Shigir, che si può leggere in shu-gir, ‘uomo anziano antico attivo’,
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falsifica completamente Klaus Schmidt, Costruirono i primi templi 7.000 anni prima delle piramidi, che ha studiato Gobeklj Tepe, ed è rimasto afasico per scelta.]
"Questi cacciatori-raccoglitori vivevano evidentemente in un mondo simbolico caratterizzato da forme di espressione artistica più ricche e complesse rispetto a quelle previste fino ad oggi", concludono gli autori. Mettendo di fatto in discussione la credenza secondo la quale cultura e religione si sarebbero sviluppate in concomitanza con la nascita dell'agricoltura.
Lode a questa chiusa che sembra invocare l’archeologia del linguaggio.
4 marzo 2018: il popolo ha dato il potere al nulla (con mille eletti: 1000 x 0=0).
4 maggio 2018: nulla è accaduto. 0 x 0 = 0. Moscovici ci dà 0 in rimedi. I conti sono facili. Anche un bimbo sa che 0 x 0 = 0!
Con questo circoli democratici, il presidente Mattarella, dopo aver consultato scrupolosamente, pazientemente con più giri, il nulla pensa ad una tregua.
Ha ragionato bene! Noi siamo nauseati dal nulla, e chiediamo tregua.
Alcuni leader del nulla gli chiedono che votiamo di nuovo, oppure che incarichi uno 0 a guidare
(no, presidente; lasci gridare lo zero da solo; nulla di nuovo accadrà).
Noi, del popolo, possiamo cambiare i candidati al potere? Noo? E allora: che zeri dobbiamo votare? A chi chiedo? Agli zeri? Sono d’accordo anche loro. Renzi, ad esempio, lo zero del pd:
Scelga il presidente! Scelga un tecnico. Basta che non continui ad azzerare!