L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) aveva concluso che rappresentano un rischio per le api selvatiche e quelle mellifere.
Ma in Puglia il Decreto Martina ( http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2018/04/06/80/sg/pdf ) del 13.02.2018 IMPONE l'irrorazione di insetticidi a base di neonicotinoidi a partire dal mese di Maggio ad Agosto e ripetuta fino a Dicembre 2018, su piante ospiti e tutti i vegetali destinati alla piantagione.
Si tratta di neurotossici per insetti impollinatori, molto tossici per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Sia l'aria che i prodotti alimentari saranno potenzialmente contaminati da tali insetticidi per insetti impollinatori (tra cui le api).
Fin dalla scuola primaria si insegna come siano fondamentali le api per mantenere la biodiversità vegetale, ma sembra quasi che in politica si dimentichino le nozioni elementari per la sopravvivenza.
L'uso di insetticidi unito alle lavorazioni meccaniche e le eradicazioni proprio in questi mesi, causerebbero conseguenze come la decimazione degli insetti impollinatori rendendo difficile la produzione di frutti per gli alberi, i legumi e gli ortaggi oltre alla drastica diminuzione di piante definite "infestanti" nel sud della Puglia.
La morte degli insetti impollinatori determina la perdita di biodiversità, che ricade anche sulla capacità economica e di sostentamento della popolazione che dalla terra ricava il reddito, con ricadute anche sul
settore turistico. Uccidereste vostro figlio per una malattia infettiva nel timore che si diffonda o
cerchereste con tutte le forze disponibili una cura?
Vogliamo ricordare che l'Italia ha aderito agli accordi internazionali con la Strategia Nazionale per la Biodiversità 2011-2020 (SNB), affiancata e supportata dalla Strategia Europea sulla Biodiversità (COM (2011) 244) e da alcune Direttive europee (tra le quali la 92/43/CEE “Habitat”, 2009/47/ CE “Uccelli”, 2000/60/CE “Acqua”, 91/676/CEE “Nitrati”, 2000/128/CE “Pesticidi”).
E' l'ennesimo attacco ai territori e all'ambiente naturale come il decreto sull'immunità penale ed amministrativa dai reati ambientali, estesa dal governo dai commissari ai nuovi proprietari dell’Ilva, che tutela da processi e condanne (il decreto n.1 del 2015, all’articolo 2 comma 6 -
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/1/5/15G00005/sg - e decreto 98 del 2016 estende la non responsabilità penale ed amministrativa anche ai futuri affittuari o acquirenti - http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/06/9/16G00109/sg -).
Nonostante i Verdi si siano opposti e a maggio 2017 Bonelli abbia lanciato la petizione, nessun parlamentare si è mosso in merito.
Proprio ieri è giunta la notizia che la Procura di Taranto non potrà procedere penalmente per quanto riguarda la pioggia avvelenata dalle diossine dal 2013 al 2015 con valori superiori all'incidente di Seveso e i roghi della Terra dei Fuochi, anche se l'Arpa ha accertato che la responsabilità è dell'impianto di agglomerazione Ilva.
Forse capiranno solo quando sarà irrimediabilmente tardi, forse quando sulle tavole mancherà il formaggio con il miele o l'olio sul pane e saranno costretti a mangiare alimenti sintetici. Allora si potrà dire solo: "te l'avevamo detto!" Ma a nulla potrà servire ormai.
Gregorio Mariggiò Elvira Sebastio . Co-Portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto
Per completezza di informazione, che rende davvero la situazione assurda del nostro Paese, come l’aumento per l’Iva che senza governo arriva in dirittura, poniamo alla lettura l’entusiasmo di Avaaz che aveva lanciato la petizione planetaria in difesa delle api “Cara fantastica comunità di avaaz, abbiamo appena vinto il divieto totale dei pesticidi ammazza-api in tutti i 28 paesi dell'unione europea!!! una lotta che abbiamo condotto per 7 anni, e sono davvero orgoglioso di tutto quello che il nostro movimento ha fatto! siamo stati citati in centinaia di articoli negli ultimi giorni e i media parlano di avaaz come il "catalizzatore" di questo risultato.
e questa vittoria è enorme. non solo è un punto di svolta globale per salvare le api -- mette al bando alcuni dei più comuni insetticidi al mondo, spingendo il settore agroalimentare a sviluppare nuovi modelli di agricoltura, non basati su sostanze tossiche! in questa lotta abbiamo affrontato le più grandi multinazionali al mondo, usando tutti gli strumenti a nostra disposizione - da una petizione da 5 milioni di firme, a un finanziamento dal basso per nuove ricerche scientifiche, fino ad inseguire i ministri mentre si imbarcavano in aeroporto.
ecco la pazza storia di come ci siamo riusciti -- dacci un'occhiata e poi cerchiamo di vincere questo divieto a livello globale...”
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