Sono stato invitato a rivolgermi ai Carabinieri per la denuncia. L’ho fatto. Sono ritornato dalla bancaria che ha fermato la procedura perché non sono un grado di porgere un telefonino funzionante! Mi ha detto che oggi anche un talebano può adempiere ad una richiesta così.
Dunque, sono un archeo-talebano.
Come talebano contesto il sistema. Sono così antico che il sistema non registra la mia contestazione.
Sabato 5 maggio, ho iniziato a scrivere Archeologia del linguaggio, menu 2018.
Venerdì 4 avevo cenato con Giuliano Florian, un informatico che stamane mi ha inviato due link che riassumono il contributo da me dato al sito Siagrio ad inizio del terzo millennio. Il sito è stato commercializzato. Adesso posso farvi partecipare a quanto scrissi. È il caso di ‘morte sapienziale’ con ‘vita marketing’ [se Giuliano gradisce l’anonimato me lo faccia sapere subito. Ha dato l’ok!].
Giuliano Florian mi ha inviato due link che mantengono i miei contributi:
http://www.siagrio.net/antares/antaresbis.pdf
Molto brevemente, la vita-morte era il circolo globale zumero. La cultura greca separò la vita dalla morte. Ha confinato dèi e demoni nell’Aldilà, antico h. Ci ha lasciato un’immagine del mondo ‘naturalistica’.
Le religioni hanno continuato a vivere la vita-morte. Anche la religione cristiana nata con Gesù Cristo, l’ebreo che a me ha dato il suo nome zumero GESH.UB, ‘Albero. Cielo’. Un albero assieme con altri alberi arresta la decomposizione di un ecosistema. Il mio ecosistema fa parte dell’archeoastronomia. Intendo comporre Archeologia del linguaggio, menu 2018.
Telepinus è il teonimo, che spiego via lcz: te-le fonìa di te-el ‘-entro in contatto-te (con) Dioel, pi (= bar-ig-a = ‘luce-aperta-al seme’) –nus/nuz (‘immagine. morte’).