ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 15 Maggio 2018 05:11

Mattia

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Questo è il caso di vita-morte più inclusivo della storia dell’umanità: il posto lasciato libero da Giuda per tradimento, il dodicesimo, che l’unica divinazione fatta per ordine di Pietro, prescrisse venisse occupato dalla Tia.mat, simmetrica per sillabe a Mat-tia!

Atti apostoli, 1, 15-26 narra questa decisione di mettere nell’urna i nomi dei due candidati al posto: Ne furono proposti due, Giuseppe, detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. Allora essi pregarono dicendo: -Tu Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci  quale di questi due hai designato a prendere il posto su questo ministero e apostolato che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto da lui scelto-. Gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

Che la lettura delle sillabe dei grafi antichi vada fatta a contrario lo prova la parola it. sorte, lat. sorte (tessera per trarre sorte), zum. tesh.ur (‘baseur star insieme’).

La base per star insieme è l’amore.

Chiedo all’emerito papa Benedetto XVI di correggere il suo Gli Apostoli, LEV 2008: non è il pensiero liberale a spiegare la divinazione ma quello ecumenico: il Misericordioso è andato oltre il tradimento per includere il pensiero mesopotamico, non in blocco, naturalmente, ma reinterpretato alla luce dell’amore cristiano.

Io insisto da una quindicina d’anni a farlo; a leggere Gesù come GESH.UB zumero ‘albero. cielo’.

Non smetterò finchè avrò fiato.

In quei giorni, Pietro si alzò in mezzo ai fratelli (il numero delle persone radunate era circa centoventi) e disse: 
"Fratelli, era necessario che si adempisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù. 
Egli era stato del nostro numero e aveva avuto in sorte lo stesso nostro ministero. 
Infatti sta scritto nel libro dei Salmi: La sua dimora diventi deserta, e nessuno vi abiti, il suo incarico lo prenda un altro. 
Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, 
incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione". 
Ne furono proposti due, Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. 
Allora essi pregarono dicendo: "Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due hai designato 
a prendere il posto in questo ministero e apostolato che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto da lui scelto". 
Gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli. 




Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,9-17. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». 
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 
Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri». 

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