ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 21 Maggio 2018 02:00

Rombo di Pentecoste

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Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. 

Questo è l’undicesimo giorno della mia riflessione sulla vita morte, nell’undicesimo anno dalla morte di mia mamma, la Gigetta (1.05.08), e sul finire del decimo anno dalla morte di mio papà, Gino (29.06.08).

Ricordo bene il conforto ricevuto in quei due mesi dallo Spirito consolatore.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 
e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

Confesso a voi tutti che questo battezzato prima non è stato fedele, a partire dagli anni ‘1963, poco dopo la prima Comunione (1960), fino al 2003, quindici anni fa, quando Gesù mi ri-convertì alla santa Comunione quotidiana’.

43 anni senza la Comunione con Gesù.

Non mi pesano, perché il Misericordioso non ha che amore da dare a chi si lascia amare e corrisponde. Ora mi sono utili per parlare a chi vive il cristianesimo ‘tiepido’ senza provare mai il rombo ed il fuoco dello Spirito.

Il Vento gagliardo aveva nome En lil tra i zumeri-accadi, nin nu am tra i devoti a Marduk, il dio dei venti; è lo Spirito del bene e del male prima di Gesù Cristo, lo Spirito Santo dopo la sua morte con resurrezione opposto allo spirito del Maligno.

Dico con gioia am.En, ‘che venga il Signore’ quando il sacerdote mi porge ‘il corpo di Cristo’. E lo farò con gioia fra quattro ore nel giorno di domenica di Pentecoste 2018.

Io ho camminato, prevalentemente, nello Spirito negli ultimi dieci anni. Sono stato confortato col rinvenimento dell’archeologia del linguaggio, che mi consente di muovermi negli ultimi 4.000 anni senza perdermi in mezzo a lingue sconosciute. Invito altri a fare altrettanto: vi si aprirà la possibilità di fondare il vostro punto di vista aperto al mondo e confrontarlo col mio per confermare o correggere.

Perciò, sono tesh.te, ‘connessote  con tuttitesh ed in preghiera con Gesù’:

tesh2 [UR]- bi (-a)

  altoghether; in harmony; in the same manner; in equal shares; brought into accord (cf., ni2-bi(-a)) (‘toghether’ + adverbial force suffix; Akk., mitharis).

tesh2 (-bi)…gu7

  to devour everything; to consume (cf., ur-bi-gu7, ‘jackal’ (‘toghether’ + ‘to eat’, mangiar insieme).

tesh2…i-i

  to pray (‘toghether’ + ‘to rise’; cf., me-tesh2…i-i).

tesh2 (-a)…sig10/si3(-ke; ga)

  to make agree; to provide in equal amounts (‘toghether’ (+ locative) + ‘to supply’, serve, provide’).

Finisco con la lettura della parola it. ‘rombo’ [da rombo ‘trottola’ lat. rhombu(m) ‘trottola’ (lo Zingarelli 2018). Formidabile! L’etimo esatto corrisponde col senso religioso dell’effetto del Vento dello Spirito: il rombo opposto ad ogni morbo.

Oltre a ciò, vi posso proporre quanto avevo intravvisto col titolo: il zumero bu.muhr

combina ‘conoscenzabu (del) vermemur’ e kar.mur, ‘forza (del) verme’ è la forza di kar.lu, data dall’Aldilà h.

Sia gloria al Padre, allo Spirito Santo e a GESH.BU, ‘Albero. conoscenza’, GESH.UB, ‘Albero. Cielo’.

amEn: ‘che venga il Signore’ nel cuore di tutti voi.

http://www.toptesti.it/testo_vieni_vieni_spirito_damore_canti_religiosi_626233

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