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Giovedì, 17 Gennaio 2019 19:01

Il Tar punta l’ indice sui ministeri "Informino sui rischi dei cellulari"

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il caso Andrea Carugati. Entro sei mesi i ministeri dell’ Ambiente, della Salute e dell’ Istruzione devono lanciare una campagna informativa sui rischi per la salute legati all’ uso dei cellulari. Lo ha stabilito il Tar del Lazio, accogliendo parzialmente un ricorso proposto dall’ Associazione per la Prevenzione e la Lotta all’ Elettrosmog.

I tre ministeri hanno dunque tempo fino a metà luglio per correre ai ripari. Come? Ancora non è chiaro. I tre dicasteri guidati da Giulio Grillo (Salute), Marco Bussetti (Istruzione) e Sergio Costa (Ambiente) metteranno in piedi un «tavolo congiunto» per rispondere al richiamo all’ ordine arrivato dal Tar. Per il momento si limitano a «recepire con favore la decisione dei giudici, convinti della necessità di sensibilizzare l’ opinione pubblica sul tema e di promuovere misure di prevenzione». Difficile che si arrivi a quanto chiesto dal Codacons in un altro ricorso al Tar, e cioè ad avvisi informativi sui cellulari, simili a quelli che ci sono sui pacchetti di sigarette. plauso del codaconsLa decisione del Tar del Lazio di obbligare i ministeri ad adottare una campagna informativa sulle corrette modalità d’ uso di telefonini e cordless e sui rischi per la salute e per l’ ambiente connessi a un loro uso improprio, è stata salutata con favore dal Codacons, che non ha mancato di sottolineare come sia ancora pendente davanti al tribunale amministrativo un proprio ricorso con il quale sollecita che sui telefonini siano impressi avvisi informativi come avviene per i pacchetti di sigarette. indagini della scienzaTema spinoso, quello dei possibili danni alla salute causati dai telefonini, su cui da anni la scienza indaga senza arrivare a conclusioni risolutive. Secondo la più recente pronuncia dell’ Oms finora «non sono stati provati effetti avversi». E tuttavia il gruppo di esperti dell’ International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell’ Oms ha classificato nel 2011 i campi elettromagnetici a radiofrequenza quali «possibili cancerogeni» per l’ uomo». Ci sono dunque «alcune indicazioni di un aumento del rischio di glioma» (una forma di tumore al cervello) per i super-utenti che stanno per ore e ore al giorno al telefono. La raccomandazione degli esperti è dunque quella di ridurre le ore di esposizione, di usare gli auricolari e di prestare particolare attenzione all’ utilizzo da parte di bambini e adolescenti (in Italia 8 bimbi su 10 tra 3 e 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori e proprio i bambini registrano picchi di utilizzo anche di 8-10 ore al giorno). Probabile dunque che la campagna del governo verterà su questi principi chiave condivisi anche dal responsabile di Medicina del lavoro del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) Roberto Moccaldi: gli smartphone vanno utilizzati «solo per il tempo necessario, senza eccedere». Perché alcuni effetti sono già noti, come il surriscaldamento dei tessuti cerebrali e i potenziali danni ai muscoli e tendini delle mani. Per i bambini, la Società italiana di pediatria ha evidenziato rischi per lo sviluppo cognitivo, il sonno e il metabolismo. Sentenza storicaSecondo il Tar la campagna informativa dovrà essere rivolta alla intera popolazione e indicare le corrette modalità d’ uso dei telefoni. I legali dell’ associazione per la lotta all’ Elettrosmog parlano di una «sentenza rivoluzionaria». «Il tribunale non ha ritenuto sufficienti le indicazioni contenute nel manuali di istruzione dei telefonini», spiega l’ avvocato Stefano Bertone. «Vigileremo che la campagna prenda il via e proseguiremo nelle nostre battaglie, come quella nei confronti del 5G», dice la presidente Laura Masiero.

Fonte ; Corriere delle Alpi

 

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