Non abbiamo molte parole da dire su una dipartita che era aspettata, era grave da tempo, ma non scontata, perchè un cuore grande non finisce facilmente. Nè ci teniamo a ricordare le schifezze scritte da qualcuno che usa la penna intingendola nel veleno, nè vogliamo ricordare il suo disappunto doloroso per i respingimento dei migranti, oggi ricordiamo il maestro di vita, di teatro, di scrittura, di creatività, insieme al suo commissario che abbiamo visto giovane col tarantino Riondino, e per venti anni con il grande Zingaretti. Due attori che direttamente o per parentela entrano spesso nell'agone politico, segno che lo spirito del realismo di Cammilleri spinge a fare e non solo dire. Il nostro ricordo semplice è questo. Su Wikipedia potete leggere la sua biografia