ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 27 Luglio 2019 10:49

Maxi truffa con false multe

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È successo ad alcuni automobilisti mantovani, che hanno ricevuto le sanzioni da un fantomatico Ufficio di Polizia del "Kanton Uri" senza essere mai stati in Svizzera.

Si tratta della scoperta in massa di una truffa

Molteplici segnalazioni giungono allo “Sportello dei Diritti” perché in questi ultimi giorni stanno arrivando a raffica notifiche di multe per eccesso di velocità da parte di un fantomatico Ufficio di Polizia del "Kanton Uri" svizzero. Sin qui nulla di nuovo, perché quando si commette un'infrazione avverso il CdS anche in un altro paese la si deve pagare, ma il fatto eclatante è che diversi nostri connazionali, hanno negato di essere stati in Svizzera e che quindi sono stati vittime di  raggiri. Sembra paradossale, eppure è successo ad alcuni cittadini mantovani. Diverse persone, infatti, hanno ricevuto in questi giorni degli avvisi di infrazione di velocità da parte di un fantomatico Ufficio di Polizia del "Kanton Uri" (ma con un logo completamente diverso da quello originale). Gli avvisi invitavano gli automobilisti a pagare una multa di 111,00 euro, da versare su un conto corrente con Iban tedesco (e non svizzero). A parere di Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” non si tratta altro che della scoperta, questa volta in massa, del cosiddetto furto d’identità. Una prassi assai in voga tra i truffatori nostrani che consente attraverso la duplicazione di documenti ed a volte con la complicità degli operatori dei vari settori, l’attivazione di servizi a pagamento, utenze, conti correnti bancari e in questo caso di notifiche in massa di verbali di multe a discapito di malcapitati cittadini. Una volta ricevuto la notifica del verbale e verificata la propria estraneità, il consiglio dello “Sportello dei Diritti” è, quindi, di recarsi immediatamente presso la competente autorità giudiziaria e denunciarne il fatto. Del caso se ne sta ora occupando la Polizia Postale di Mantova, che ha immediatamente avviato un'indagine coinvolgendo anche la Svizzera.

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