Un allestimento fortemente scenografico per incorniciare oltre 170 opere di Canova e artisti a lui coevi. “In uno spettacolare gioco di luci e ombre”, spiega Zètema, “tra eleganti movenze e apparizioni di mitiche divinità, l’esposizione capitolina racconterà in 13 sezioni l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò giungendo nell’Urbe nel 1779. Attraverso ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo sarà rievocata la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine Settecento, accoglieva i suoi ospiti nell’atelier di via delle Colonnette”.
In mostra ci saranno anche importanti prestiti da musei e collezioni: dall’Ermitage di San Pietroburgo, dalla Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, dal Museo Correr di Venezia, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal Musée des Augustins di Toulouse solo per citarne alcuni.
La mostra sarà promossa e prodotta da Roma Capitale (Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali) e da Arthemisia, curata da Giuseppe Pavanello e organizzata con Zètema Progetto Cultura. In collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno.